PD CHIUDE LE CONSULTAZIONI DA MATTARELLA PER IL NUOVO GOVERNO: DOMANI IL CENTRODESTRA

«Abbiamo confermato al presidente della Repubblica che saremo convintamente all’opposizione. Saremo rigorosi e fermi a partire da tre questioni: lavoro, diritti e ambiente»: con queste parole il segretario del Pd Enrico Letta chiude il primo giorno delle consultazioni al Quirinale con il Presidente Mattarella. Dopo Misto, Verdi-Sinistra, Terzo Polo e M5s anche il Partito Democratico conferma la collocazione all’opposizione del prossimo Governo Meloni, dato per incaricato e forse giù “giurato” entro il weekend. Contestando le dichiarazioni di Berlusconi e Fontana degli scorsi giorni, Letta sottolinea «Il punto essenziale è di essere chiari sul fatto che il nostro Paese deve avere un governo che sia nella continuità delle alleanze europea e atlantica. Chiediamo che il governo sia senza ambiguità sulla condanna alla Russia e sui comportamenti criminali di Putin e sul sostegno all’Ucraina».



Si schiera in “difesa della Costituzione“ – «Abbiamo voluto rimarcare che in questa legislatura abbiamo intenzione di essere a difesa della Costituzione repubblicana, che non vuol dire che non siamo disponibili a una discussione per migliorare la Carta ma saremo contrari a stravolgimenti dell’impianto della nostra Costituzione» – ma ritiene difficile per il momento avere una opposizione unitaria viste le reazioni non positive di Calenda e Conte alla proposta Dem: «Il campo largo? Io sono fermamente convinto che in questa legislatura, dopo una campagna elettorale in cui le opposizioni sono andate divise, serva un percorso verso una maggioranza convergenza, se si vuole evitare che la legislatura duri 5 anni con lo stesso governo. Alcuni primi passi li abbiamo fatti e abbiamo intenzione di andare in questa direzione. Ma noi siamo gli unici nell’opposizione che abbiamo iniziato un’autocritica. Con il congresso costituente per nuovo Pd metteremo in discussione noi per una maggiore intesa tra le opposizioni». In vista dell’ultimo giro di consultazioni domani mattina al Quirinale, la leader di FdI Giorgia Meloni conferma la compattezza della coalizione di centrodestra presente davanti a Mattarella: «Domani, insieme a tutta la coalizione del centrodestra, saliremo al Quirinale per le consultazioni con il Presidente della Repubblica Mattarella. Siamo pronti a dare all’Italia un governo che affronti con consapevolezza e competenza le urgenze e le sfide del nostro tempo». Questa dovrebbe essere la composizione della coalizione domani al Quirinale: gruppo FdI (Giorgia Meloni, Francesco Lollobrigida, Luca Ciriani); gruppo Lega (Matteo Salvini, Massimiliano Romeo, Riccardo Molinari); gruppo Forza Italia (Silvio Berlusconi, Antonio Tajani, Licia Ronzulli, Alessandro Cattaneo); gruppo Noi Moderati (Maurizio Lupi). Qui tutte le dichiarazioni video dei gruppi politici nel primo giorno di consultazioni al Quirinale



IL DISCORSO DI GIUSEPPE CONTE DOPO LE CONSULTAZIONI SUL NUOVO GOVERNO. PD CHIUDE LA GIORNATA

«Diritti e Reddito di Cittadinanza non si toccano»: lo ha detto Giuseppe Conte uscendo dalle consultazioni del Quirinale per la formazione del nuovo Governo. Con la delegazione M5s, accompagnato dai capigruppo Silvestri e Floridia, l’ex Premier ha lanciato diversi spunti di discussione tanto nei rapporti con il futuro Governo Meloni quanto con la restante parte dell’opposizione. «Il M5s ha espresso forte perplessità a Mattarella che il dicastero della Farnesina, così centrale, possa essere affidato a un esponete di Fi» spiega Conte facendo riferimento ad Antonio Tajani: è stata fatta però subito notare al leader 5Stelle come le sue stesse posizioni potrebbero essere lette in maniera simile alle esternazioni di Silvio Berlusconi. Qui Conte ha provato a replicare: «Io non ho mai parlato con Putin né ho detto che volesse la pace. Ferma condanna per la aggressione militare ingiustificata».



In merito però all’invio di armi, Conte ha eluso la domanda che lo poneva davanti al voto-non voto del decreto armi nel mese di dicembre: l’ex Premier si è limitato a dire dopo le consultazioni con Mattarella, «Il governo uscente non ha neppure accettato un confronto parlamentare sull’invio di armi a Kiev. Una democrazia matura deve avere una discussione su questi passaggi. Negli Usa pubblicano sui siti gli invii militari. La nostra posizione è chiara: ci sembra che in questo momento servano negoziati di pace. Paesi come gli Usa continuano a rifornire gli ucraini, non credo sia questa la priorità». Conte ha poi concluso dicendo che al momento «non è più necessario da parte dell’Italia l’invio di armi». In riferimento al rapporto con Pd e Terzo Polo, Giuseppe Conte ha sottolineato come «Un’opposizione unitaria non è nell’ordine delle cose, non è in questo orizzonte che possiamo sperimentarla. Il Pd farà il suo percorso congressuale, noi faremo le nostre battaglie, su molte potremo trovarci insieme ma non credo sia questo il tempo di dare vita a una cabina di regia, a una opposizione coordinata». Si attende ora la delegazione Pd per le dichiarazioni post-consultazioni: dentro con Mattarella il segretario dem Letta accompagnato da Cuppi, Serracchiani e Malpezzi.

DIRETTA QUIRINALE, DENTRO M5S. LE CONSULTAZIONI CON IL TERZO POLO

«Azione e Italia Viva saranno all’opposizione di questo governo, senza sconti. Un’opposizione che cercherà di ingaggiare il governo su tematiche concrete»: lo ha detto Carlo Calenda, leader di Azione e “front runner” del Terzo Polo al termine delle consultazioni con il Presidente Mattarella dal Quirinale. Mentre prosegue la diretta delle consultazioni per la formazione del nuovo Governo, la delegazione senza Renzi ha ribadito il ruolo di opposizione netta con dialogo con la maggioranza di Centrodestra senza però scendere a patti su diritti e collocamento internazionale. «Riteniamo che il costo dell’energia possa essere un problema di tenuta sociale del Paese», ha detto ancora Calenda aggiungendo subito dopo «Siamo pienamente sostenibili a intavolare un rapporto con le opposizioni, che non diventi però come unità delle opposizioni contro».

Non manca la critica agli altri due gruppi dell’opposizione come M5s e Pd – che seguono al Quirinale per le Consultazioni in questo momento – quando il Terzo Polo afferma con Calenda, «Abbiamo sottolineato che c’è una forza politica che ha preso l’8% ed è rimasta fuori dai posti di rappresentanza nelle istituzioni». Chiudendo l’intervento fuori dal Quirinale, il leader di Azione conferma pubblicamente «ora la maggioranza deve governare, noi non voteremo la fiducia». Con un post sui social torna a parlare Silvio Berlusconi, questa volta senza “polveroni” e “polemiche” generate: «A causa della convocazione per le consultazioni del presidente della Repubblica – ha scritto l’ex premier sulla sua pagina Fb – non ho potuto partecipare, come sempre ho fatto, al summit del EPP – European People’s Party, che precede il Consiglio europeo. Ho dunque delegato il vicepresidente Antonio Tajani a rappresentare la posizione mia personale e di tutta Forza Italia, che è di piena e totale adesione ai valori europeisti e atlantisti». Questo significa che Berlusconi sarà presente domani mattina alle consultazioni con Mattarella e che allo stesso tempo sarà Giorgia Meloni a guidare la coalizione: «Berlusconi, da fondatore del centrodestra, deve prendere atto che ora la leader del centrodestra è Giorgia Meloni», è il commento del leader di Noi Moderati Maurizio Lupi, anche lui presente domani al Colle per il colloquio di tutto il Centrodestra dal Presidente della Repubblica.

TERZO POLO ALLE CONSULTAZIONI DA MATTARELLA. MISTO: “NO FIDUCIA A NUOVO GOVERNO”

«Abbiamo spiegato al presidente Mattarella le ragioni per cui il nostro gruppo non darà la fiducia al governo»: lo ha detto Peppe De Cristofaro di AVS, presidente del gruppo Misto al Senato, al termine delle consultazioni con il Presidente Mattarella. Dopo la ripresa dalla pausa pranzo, stesso messaggio arriva dai partiti presenti nel Gruppo Misto al Camera (non iscritti, minoranze linguistiche e +Europa), così come l’alleanza Sinistra Italiana-Verdi, giunta al Quirinale con i rappresentanti Zanella, Fratoianni, Evi e Bonelli, «C’è un pericolo di una deriva democratica, di restrizione della libertà delle donne».

È arrivata nel frattempo al Colle la delegazione del Terzo Polo, aprendo così la fase più “calda” con i gruppi politici più rappresentati in parlamento: confermata la non presenza di Matteo Renzi, a rappresentare il gruppo di Azione e Italia Viva vi sono Carlo Calenda, Matteo Richetti, Teresa Bellanova e Raffaella Paita. Si conferma per la giornata di domani la coalizione unita di Centrodestra, come ribadito dal leader di Noi Moderati Maurizio Lupi: «Nel momento in cui si va al Quirinale come coalizione, la dichiarazione la fa il leader della coalizione. Berlusconi, da fondatore del centrodestra, deve prendere atto che ora la leader del centrodestra è Giorgia Meloni».

AUTONOMIE E GRUPPO MISTO SENATO: LE PRIME CONSULTAZIONI DA MATTARELLA

«Fratelli d’Italia ci terrebbe alla nostra astensione, ma vogliamo prima i fatti»: lo dice Julia Unterberger, capogruppo del Gruppo per le Autonomie uscendo dalle consultazioni con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il gruppo che raccoglie SVP-PATT, Campobase, Sud chiama Nord lascia capire che la posizione in Parlamento non sarà a favore della fiducia per il Governo Meloni ma lascia aperta la “porta” per una possibile astensione che consenta di aver un vantaggio numerico ancora maggiore per il Centrodestra, specie al Senato dove i numeri sono più risicati. «Completamente escluso il nostro voto di fiducia. L’orientamento è votare contro, ma valutiamo anche l’astensione», spiega ancora Unterberger nelle dichiarazioni post-consultazioni assieme ai colleghi Spagnoli e Musolino, «Fratelli d’Italia ci ha detto di non preoccuparci. Noi vogliamo vedere prima i fatti, dopo decenni. Ora i toni sono diventati molto più morbidi».

La leader di SVP rivela di fatto di essere stata contattata in questi giorni da “pontieri” di Fratelli d’Italia, sostenendo «Fratelli d’Italia è sovranista, è l’antitesi di noi. Siamo diversi, volgiamo essere diversi. Autonomisti e ancorati all’Europa. FdI ci terrebbe alla nostra astensione, ma vogliamo prima i fatti». Una risposta arriverà a questo punto con la presentazione della lista dei Ministri (qui l’ultimo totoministri aggiornato ad oggi, ndr) ma soprattutto con il discorso programmatico in parlamento per ottenere la fiducia. Diversa la situazione per il Gruppo Misto al Senato, il secondo gruppo accolto dal Presidente Mattarella prima della pausa pranzo: l’esiguo gruppo in Senato è infatti rappresentato solo dai senatori di Sinistra Italiana e Verdi, rappresentati al Colle ora da Peppe De Cristofaro e Aurora Floridia. Nel pomeriggio le consultazioni riprenderanno con Gruppo Misto alla Camera, Verdi-SI (Camera), Terzo Polo, M5s e Pd.

AL VIA LE CONSULTAZIONI AL QUIRINALE: LA STRADA VERSO IL NUOVO GOVERNO

Iniziano in questi minuti le consultazioni al Quirinale

con l’ingresso a colloquio privato con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dei Presidenti di Camera e Senato: seguendo il calendario (che trovate qui sotto, assieme alla diretta video streaming per seguire ogni commento post-colloquio) La Russa e Fontana saranno i primi a discutere sulla formazione del nuovo Governo con il Capo dello Stato, a seguire tutti i gruppi politici da più “piccoli” in Parlamento a quelli con più seggi. La strada per il Governo Meloni, dopo le turbolenze sul fronte Berlusconi, sembra ormai lanciata: l’intervista odierna al “Corriere della Sera” del leader di Forza Italia riporta l’asse con Nato, Ue e Usa spiegando come quanto detto negli audio «non rappresenta alcuna interpretazione assolutoria all’invasione russa».

«La mia posizione coincide assolutamente con quella del governo italiano, dell’Ue, dell’Alleanza atlantica, dei nostri alleati americani, ed è di netta condanna dell’attacco militare contro uno Stato libero e sovrano», sottolinea ancora Berlusconi nell’intervista dove afferma poi come sia «paradossale e ridicolo» mettere in discussione il suo atlantismo. Per quanto riguarda i rapporti specifici con Giorgia Meloni, il Governo dopo queste consultazioni da Mattarella nascerà senza problemi: «non parlerei di dissidi ma di normali discussioni fra forze politiche alleate, leali, ma diverse fra loro. Alle consultazioni al Quirinale proporremo il nome di Giorgia Meloni, in coerenza con il risultato elettorale». Si profila intanto un percorso molto breve per la formazione del Governo: domani sera l’incarico, il 22 ottobre già la salita al Quirinale con la lista dei Ministri e domenica 23 ottobre è ipotizzabile il giuramento del nuovo esecutivo targato Centrodestra.

AL VIA LE CONSULTAZIONI DI MATTARELLA PER LA FORMAZIONE DEL NUOVO GOVERNO: INFO DIRETTA STREAMING

Meno di un mese dopo le elezioni politiche, scattano oggi al Quirinale le consultazioni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la formazione del nuovo Governo: si parte oggi 20 ottobre alle ore 10 con l’udienza del Presidente del Senato, si chiude domani mattina 21 ottobre alle ore 10.30, il tutto mentre contemporaneamente il Premier uscente Mario Draghi interverrà al Consiglio Europeo sull’emergenza energetica. Dopo la nomina dei nuovi capigruppo dei partiti in Parlamento e con il completamento dell’Ufficio di Presidenza alla Camera e il Consiglio di Presidenza al Senato (Presidenti, vicepresidenti, questori e segretari), scatta oggi il calendario “ristretto” delle consultazioni al Colle che porteranno nei prossimi giorni il nuovo Governo di area Centrodestra.

Tutti i gruppi politici si presenteranno da questa mattina fino alla giornata di domani, con la nota da evidenziare della presenza unita della coalizione di Centrodestra nelle consultazioni di domani con il Presidente Mattarella: dopo i tormentati rapporti interni alla maggioranza – gli audio di Silvio Berlusconi sull’Ucraina, lo scontro tra Forza Italia e FdI e il totoministri – la coalizione sarà unita e compatta al Quirinale per ricevere poi successivamente l’incarico di formare il nuovo Governo, nella persona della Presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Come sempre sarà possibile seguire le dichiarazioni post-consultazioni delle singole forze politiche (rappresentati da leader e capigruppo, ndr) con la diretta video streaming sul canale YouTube del Quirinale. Solo al termine delle consultazioni – ovvero attorno alle 11-11.30 di venerdì è atteso l’intervento di sintesi del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che informerà la decisione sull’incarico di Governo.

CALENDARIO CONSULTAZIONI MATTARELLA PER NUOVO GOVERNO: I PARTITI DI OGGI, CDX UNITO DOMANI

Ecco il calendario ufficiale delle consultazioni del Presidente Mattarella fornito mercoledì sera direttamente dal Quirinale:

Giovedì 20 ottobre 2022
– ore 10:00 Presidente del Senato della Repubblica, Sen. Ignazio LA RUSSA
– ore 11:00 Presidente della Camera dei deputati, On. Lorenzo FONTANA
– ore 12:00 Gruppo Parlamentare “Per le autonomie (SVP-Patt, Campobase e Sud Chiama Nord)” del Senato della Repubblica
– ore 12:30 Gruppo Misto del Senato della Repubblica
– ore 16:00 Gruppo Misto della Camera dei deputati
– ore 16:30 Rappresentanti della componente “Alleanza Verdi e Sinistra” del Gruppo Misto della Camera dei deputati
– ore 17:00 Gruppi Parlamentari “Azione-Italia Viva- R.E.” del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati
– ore 18:00 Gruppi Parlamentari “Movimento 5 Stelle” del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati
– ore 19:00
Gruppi Parlamentari “Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista” del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati

Venerdì 21 ottobre 2022
– ore 10:30 Gruppi Parlamentari “Fratelli d’Italia” del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.
Gruppo Parlamentare “Lega Salvini Premier – Partito Sardo d’Azione” del Senato della Repubblica e Gruppo Parlamentare “Lega – Salvini Premier” della Camera dei Deputati.
Gruppo Parlamentare “Forza Italia Berlusconi Presidente” del Senato della Repubblica e Gruppo Parlamentare “Forza Italia Berlusconi Presidente – P.P.E.” della Camera dei deputati.
Gruppo Parlamentare “Civici d’Italia – Noi Moderati (UDC – Coraggio Italia – Noi con l’Italia – Italia al Centro) – MAIE” del Senato della Repubblica.
Componente “Noi Moderati (Noi con l’Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro) – MAIE” del Gruppo Misto della Camera dei deputati.

COSA SUCCEDE DOPO LE CONSULTAZIONI DI MATTARELLA? LE TAPPE PER IL NUOVO GOVERNO

Una volta concluse le consultazioni al Quirinale con tutti i partiti, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si prenderà qualche ora per la decisione sull’incarico di Governo da affidare: a quel punto è altamente probabile che tra la serata del 21 ottobre e la mattina del 22 ottobre Giorgia Meloni dovrebbe ricevere l’incarico di Governo. A quel punto le tappe consuete che seguono dovrebbero comunque risolversi nel giro di pochi giorni: una volta infatti ricevuto l’incarico dal Colle, la Premier accetta con riserva e conduce proprie consultazioni con i partiti disposti a sostenere il suo esecutivo. Il momento sarà in questo caso delicato in quanto proprio gli scontri interni al Centrodestra tra FdI e Forza Italia hanno accompagnato gli ultimi giorni prima di queste consultazioni.

«L’Italia è a pieno titolo, e a testa alta, parte dell’Europa e dell’Alleanza atlantica. Chi non fosse d’accordo con questo caposaldo non potrà far parte del governo, a costo di non fare il governo» ha detto la Premier in pectore Giorgia Meloni alla vigilia delle consultazioni con il Presidente Mattarella al Quirinale, commentando gli audio emersi di Silvio Berlusconi sulla guerra in Ucraina. «Su una cosa sono stata, sono, e sarò sempre chiara. Intendo guidare un governo con una linea di politica estera chiara e inequivocabile», ha proseguito la leader FdI nella nota, concludendo poi «L’Italia con noi al governo non sarà mai l’anello debole dell’Occidente, la nazione inaffidabile tanto cara a molto nostri detrattori. Rilancerà la sua credibilità e difenderà così i suoi interessi. Su questo chiederò chiarezza a tutti i ministri di un eventuale governo. La prima regola di un governo politico che ha un forte mandato dagli italiani è rispettare il programma che i cittadini hanno votato». Le consultazioni di Giorgia Meloni – che seguiranno quelle di Mattarella –  verificheranno le condizioni e le posizioni di Forza Italia e degli altri alleati di Governo: a quel punto in 1-2 giorni, qualora le consultazioni abbiano esito positivo, la Premier incaricata tornerà al Quirinale per sciogliere la riserva e consegnare la lista dei Ministri. A quel punto – se la lista dei nomi sarà accettata dal Capo dello Stato – Meloni verrà nominata Presidente del Consiglio, la prima donna nella storia della Repubblica. Tutto questo dovrebbe tenersi lunedì 24 ottobre, con l’uscita poi presso la Sala alla Vetrata del Quirinale della Premier nominata che leggerà in diretta la lista dei Ministri del nuovo Governo Meloni. Martedì 25 ottobre potrebbe tenersi il giuramento al Quirinale della squadra di Governo e il primo Consiglio dei Ministri: se tutte queste scadenze saranno rispettate in tempo, mercoledì o al più tardi giovedì si terrà il discorso programmatico della Presidente del Consiglio presso il Parlamento, con il primo voto di fiducia tanto alla Camera quanto al Senato.