L’Istat pubblica i dati sui consumi degli italiani aggiornati all’ultima rilevazione del tasso di inflazione e mostra, per quanto riguarda l’acquisto dei beni alimentari, un aumento del 10% relativo alla scelta di fare spesa al discount, preferendolo alle altre catene di supermercati. La sensazione comune con il calo dei volumi di acquisto, che si attesta a meno 4,5%, sarebbe infatti quella di spendere di più per comprare meno, pertanto sempre più famiglie cercano di preservare il potere di acquisto ricorrendo ai prodotti venduti a prezzi più bassi rispetto ai grandi marchi. In effetti secondo le rilevazioni dell’istituto di statistica, a luglio il carrello della spesa, con in media gli stessi prodotti acquistati, è costato il 2,7% in più.



Il governo sta ora quindi cercando di accelerare per trovare un accordo con le associazioni dell’industria alimentare e dare finalmente il via alla proposta trimestrale del “paniere anti-inflazione”, cioè una lista di beni di consumo che dovranno mantenere un limite di prezzo calmierato e garantito per tutti. Come anticipato dall’Ansa, il documento è già pronto e la firma potrebbe arrivare già entro la prossima settimana.



Pronto l’accordo “salva spesa”, paniere di prodotti a prezzo fisso contro l’inflazione,

Per combattere l’inflazione e il calo dei consumi dei beni alimentari, il governo sta per dare il via all’iniziativa “salva-spesa” che coinvolgerà molti negozi e catene di supermercati aderenti. I prodotto individuati con un bollino tricolore saranno soggetti ad una stabilizzazione, in molti casi ribasso, dei prezzi al consumatore finale. In base alla bozza dell’accordo, visionata dall’Ansa, ci sarebbero in programma anche altri vantaggi da offrire alle famiglie, come carrelli a prezzo scontato o specifici marchi che aderiranno alla proposta di garanzia di un costo basso e fisso per un determinato periodo di tempo.



Le associazioni hanno già manifestato interesse nel raggiungere l’obiettivo prefissato dal ministero. Assoutenti ha dichiarato in merito che “Il paniere salva spesa per funzionare dovrà trovare il consenso di tutta la filiera dai produttori ai commercianti e proporre sensibili ribassi”, soltanto così infatti si potrà arrivare ad un risparmio sensibile stimato in circa 155 euro a famiglia ogni trimestre.