L’inflazione morde, i salari restano al palo, ma alla buona tavola non si rinuncia. Lo certifica un’indagine condotta da Coldiretti/Ixè, che conferma come circa un terzo del budget destinato da italiani e stranieri nelle vacanze 2023, valutato in media 668 euro per persona, sia stato destinato al cibo. A conti fatti significa che il settore ha saputo attrarre oltre 8 miliardi di euro sui 25 complessivi investiti quest’anno per le vacanze. Una buona fetta, insomma, di una spesa che rispetto all’anno scorso ha capitalizzato un incremento del +4%. In particolare, Coldiretti sottolinea che il 31% dei vacanzieri ha consumato pasti principalmente al ristorante, mentre l’8% ha optato per gli agriturismi.



Vero è però che non mancano all’appello neppure soluzioni meno costose, dal momento che il 32% ha mangiato nelle case di proprietà o in affitto e non manca chi ha scelto pizzerie, paninoteche, fast food, cibi di strada e pranzi al sacco. Ma va detto che in questa estate si è irrobustito anche un altro fenomeno: scegliere prodotti alimentari come souvenir. La tendenza, rileva sempre Coldiretti, riguarda più di un italiano su due. Solo il 19% dei 37,5 milioni di italiani in vacanza è, infatti, tornato dalle ferie senza portare con sé una specialità culinaria.



Una tendenza recente favorita, sottolinea Coldiretti, dal moltiplicarsi delle occasioni di valorizzazione dei prodotti locali andata in scena nei principali luoghi di villeggiatura, con percorsi enogastronomici e città del gusto. A convincere i vacanzieri sono infatti stati principalmente i prodotti tipici, che hanno sbaragliato la concorrenza di gadget, portachiavi, magliette cartoline e artigianato. E tra questi, hanno primeggiato, a sorpresa, i formaggi, che si collocano davanti a salumi, dolci, vino e olio extravergine d’oliva.

“La ricerca dei prodotti tipici – spiega Coldiretti – è diventato un ingrediente irrinunciabile delle vacanze in un Paese come l’Italia che è leader mondiale del turismo enogastronomico”. Un primato ben certificato dai numeri. “Il nostro Paese – osserva Coldiretti – può contare sull’agricoltura più green d’Europa, con 320 specialità a indicazione geografica riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, 5.450 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la penisola. Senza dimenticare la leadership conquistata nel biologico grazie a oltre 80mila operatori del settore e la più grande rete mondiale di mercati di agricoltori e fattorie con Campagna Amica”.



— — — —

Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.

SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI