Nel 2021 il gelato confezionato incassa un allungo che fa ben sperare per anche per l’anno ai nastri di partenza. A dirlo sono i dati raccolti dall’IGI – Istituto del Gelato Italiano, che rivelano come tra gennaio e settembre le vendite nel nostro Paese abbiano fatto segnare un incremento del 3,2% rispetto all’analogo periodo del 2020.
Il dato complessivo – avverte l’IGI – è però frutto di dinamiche diverse. Da un lato, infatti, c’è la forte ripresa dei volumi di vendita nel canale del fuoricasa, dove si registra un deciso aumento del 52,9%. Un rimbalzo atteso – fa notare l’Istituto – dopo la brusca contrazione avvenuta nel 2020 a seguito delle restrizioni alla socialità e alle attività di bar e ristoranti imposte con il lockdown nazionale e con le successive misure di contenimento della pandemia: nel 2021, infatti, complice la mitigazione delle limitazioni, l’andamento del mercato ha rispecchiato il diffuso desiderio dei consumatori di svagarsi trascorrendo meno tempo in casa durante la stagione estiva. A tutto vantaggio del gelato e, in particolare, delle confezioni singole da passeggio (+65,8%), dello sfuso (+35,8%) e delle specialità da tavola in confezione singola (+19%).
Dall’altro lato, c’è invece la sostanziale stabilità fatta registrare dalle vendite effettuate nella distribuzione tradizionale, che, dopo avere beneficiato nel 2020 del generale incremento dei consumi domestici e dell’effetto “scorta”, fanno ora segnare un -0,4%, sostenuto dal buon andamento delle rotazioni a scaffale dei multipack (+4,1%) che ha compensato la flessione nelle vendite di vaschette e secchielli (-6,4%).
Fin qui dunque la fotografia del presente. Ma quali sono prospettive per il 2022? Il comparto del gelato confezionato guarda al prossimo anno con cauto ottimismo. “Ci aspettiamo che il trend positivo avviato nel 2021 prosegua e si consolidi andando a completare il recupero dei volumi di vendita pre-Covid – dichiara Michelangelo Giampietro, Presidente IGI, medico dello sport e specialista in Scienza dell’Alimentazione -. Non sottovalutiamo, ovviamente, le incognite legate all’evolversi del quadro sanitario e all’andamento dell’economia nazionale, tuttavia confidiamo che gli eventuali fattori di instabilità saranno gestiti e superati senza discostarci dai binari di una ripresa duratura”.
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