Abbiamo già parlato del limite dei contanti che viene di anno in anno ridotto sempre più per controllare degli evasori. Quest’anno il limite per i pagamenti è stato fissato a 2000 euro, per quanto concerne i pagamenti mentre il ritiro presso gli sportelli ATM. Per quanto riguarda invece il ritiro dagli sportelli ATM, non è stato stabilito alcun limite. Ma cosa accade se si accede rispetto al tetto stabilito?
Contanti: i limiti per il 2022 per i prelievi
Attualmente esiste una normativa in vigore che fissa il limite di 2000 euro per i pagamenti in contanti. Quindi per evitare di incorrere in sanzioni bisognerebbe rispettare questo tetto prestabilito per ogni acquisto che si fa. Anche se recentemente, le scelte fatte dal governo per stimolare l’utilizzo del pagamento elettronico, come il rimborso IRPEF nel modello 730 al 19%, Dove non è possibile ricevere il rimborso IRPEF se il pagamento è stato effettuato in contanti. Ad ogni modo per chi volesse continuare a pagare in contanti è sempre bene rispettare il limite di 1999,99.
Arrivati ai 2000 euro quindi scatterà il pagamento elettronico. Il limite è previsto anche per i compensi dei professionisti oppure per i regali ad amici o parenti. Impostato quindi sarà necessario utilizzare i bonifici bancari, assegni, carte di credito o di debito, carte prepagate e bancomat.
Contanti: c’è un limite per ogni cosa?
In caso di operazioni in contanti superiore al limite consentito la banca può chiedere spiegazioni e segnalare l’operazione all’Agenzia delle entrate. Parimenti potrebbe essere la stessa agenzia delle entrate che chiede spiegazioni alla banca. In tutti i casi le segnalazioni vengono raccolte dall’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) della Banca d’Italia.
Per quanto riguarda il limite di contanti da ritirare, invece, non è previsto alcun tetto massimo per i privati. Tuttavia, il sistema dei controlli prevede che, nel caso in cui venga superata la soglia di 10.000 euro in un mese, l’istituto di credito è obbligato a chiedere spiegazioni a riguardo al proprio cliente, in base a quanto previsto dalla normativa in materia di antiriciclaggio.
Se si tratta di operazioni sospette, l’Unità di Informazione Finanziaria (UIF), avvisata dalla direzione centrale della banca, informerà la Procura della Repubblica, che a sua volta deciderà se avviare o meno ev