«Non godo a tenere fermo un intero Paese e delle intere aree produttive»: così il Premier Conte ribadisce anche a Piacenza, la penultima tappa della due giorni nei luoghi più colpiti dal coronavirus, il senso di un Dpcm che è contestato da quasi tutti ma non varierà almeno fino al prossimo 18 maggio. Dopo Milano, Bergamo e Brescia ieri sera e Genova questa mattina, nel pomeriggio il Premier si è recato a Lodi e Codogno prima di chiudere il “blitz” in Lombardia-Emilia Romagna con le ultime due tappe Piacenza e Cremona, altre due delle aree più colpite dalla pandemia da coronavirus nei terribili mesi di febbraio, marzo e aprile:



«Sono decreti del Presidente del Consiglio, ma quello del governo è un lavoro collegiale, e anche con gli enti locali e le Regioni» ha spiegato il Presidente del Consiglio davanti ai giornalisti che ponevano l’accento sule forti critiche giunte da Pd e Renzi anche all’interno della sua stessa maggioranza, «Per la natura di questa epidemia, bisogna decidere, bisogna intervenire anche in poche ore. Questo non significa che le prerogative del Parlamento non siano state rispettate. Io sono stato più volte in Parlamento, ho incontrato maggioranza e opposizione, i decreti legge saranno ovviamente convertiti dal Parlamento».



Conte contesta anche la linea ondivaga dei giornali che un giorno lo danno come decisionista e quello dopo come attendista, «Facciamo un lavoro collegiale, poi certo ci sono i dpcm. Ma il percorso è sempre molto chiaro. Ci sono gli scienziati, analizziamo grafici e tabelle e poi prendiamo le decisioni, in altri paesi si apre e si chiude, per noi massima prudenza e cautela». In serata ancora Renzi, dopo le dichiarazioni di Conte a Lodi e Piacenza ribadisce la sua posizione già espressa nell’intervista di oggi alla Repubblica «Dpcm è scandaloso, un Premier non può cambiare la Costituzione».



CONTE E IL PIANO PER L’EMILIA ROMAGNA

Incontrando il Presidente della Regione Emilia Romagna, il Premier Conte ha poi promesso un piano specifico per il territorio come avverrà per la Lombardia: «per Piacenza e non solo il Governo studia un piano straordinario di investimenti», venendo incontro alla proposta lanciata dal Governatore di lanciare un “bazooka” economico da 14 miliardi di euro nei prossimi tre anni di bilancio dell’Emilia Romagna (sulla scia della Finanziaria approvata dalla Regione Lombardia nei giorni scorsi). Alle domande sulla possibilità di aumentare gli allentamenti per la fase 2, Conte si fa però di nuovo categorico «Prima dobbiamo escludere uno sbalzo in avanti della curva dei contagi e se fosse particolarmente favorevole, per carità, questo governo non gode nel tenere una comunità e un sistema produttivo in sofferenza. Saremo i primi, qualora si realizzino le condizioni, ad allentare le misure restrittive. Ma, attenzione, non siamo ancora in queste condizioni».

Al termine della mini-conferenza stampa prima di dirigersi verso Cremona, Conte ha annunciato che presto nell’area di Piacenza verrà dato il via al primo ospedale “post-Covid”: i dettagli li aveva spiegati poco prima il Governatore Bonaccini all’Ansa, «Questo territorio avrà un nuovo ospedale: chiediamo che si acceleri perché il nuovo ospedale abbia ciò che serve se dovessero ripetersi queste epidemie. Poi ho chiesto al ministro della difesa di verificare se l’ex ospedale militare possa essere concesso al Comune, pronti a un grande investimento per farci nuovi servizi socio assistenziali per la città di Piacenza. E investiremo anche per dotare la città di un nuovo centro di protezione civile».