Come promesso il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha fatto nuovamente visita a Taranto per la vigilia di Natale. Fra le tappe del premier, anche l’ospedale Santissima Annunziata, dove ha incontrato i medici e soprattutto i genitori dei vari bambini ricoverati presso il reparto di Oncoematologia Pediatrica intitolato a Nadia Toffa. «Sono venuto qui per portare l’attenzione del governo. E quando dico il governo, dico dell’intera Nazione per questa comunità ferita, per questa comunità sofferente», le parole dello stesso massimo rappresentante dell’esecutivo, al termine della visita. Presso il nosocomio il presidente del Consiglio ha incontrato anche Carla Luccarelli, la mamma di Giorgio di Ponzio, il ragazzo morto l’anno scorso a causa di un mieloma, che stando a quanto scrive il Corriere della Sera, è messo in correlazione all’inquinamento che potrebbe aver provocato l’acciaieria. «Gli ho detto che questo è il primo Natale senza mio figlio – le parole della donna – gli ho lasciato un altro pro memoria. Gli ho detto che la fabbrica va chiusa, altrimenti poi ci ammaliamo. All’inizio non ha risposto. Lui ha detto che stanno lavorando per la decarbonizzazione».
CONTE A TARANTO: QUERELLE CON I GIORNALISTI
All’uscita dall’ospedale Conte ha anche avuto un piccolo battibecco con i giornalisti, che lo incalzavano circa la sua presenza a Taranto alla vigilia di Natale: «Una passerella? No, è una passerella perché ci siete voi. Io non vi ho chiamato. Ora, per favore, non mi seguite, andate dalle vostre famiglie come è giusto che sia. Questo passaggio, qui questa sera, vuole essere un passaggio discreto. Mi imbarazza rilasciare qualche dichiarazione. Ma ormai l’avete saputo, farò anche un passaggio allo stabilimento Ilva». Subito dopo Conte si è recato presso l’impianto siderurgico ArcelorMittal assieme al presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, e nell’occasione ha ribadito l’impegno nei confronti dei lavoratori dell’ex Ilva: «Stiamo lavorando al piano industriale, abbiamo ormai confermato che lo Stato ci metterà la faccia. Vogliamo migliorare (il piano industriale, ndr), lo vogliamo rendere sempre più decarbonizzato».