CONTE A BARI, STRAPPO DEFINITIVO COL PD IN PUGLIA: “VIA M5S DA GIUNTA EMILIANO”
Lo strappo di Conte al “campo largo” ora è definitivo: da oggi il M5s esce ufficialmente dalla giunta Emiliano di Regione Puglia consumando l’addio dopo lo scontro totale col Pd sulle inchieste che hanno coinvolto esponenti dem tra Consiglio Regionale e Comune di Bari. L’annuncio è stato dato stamane in conferenza stampa dal Presidente M5s Giuseppe Conte affianco ai tre esponenti grillini fuoriusciti dalla maggioranza di Centrosinistra a sostegno dell’Emiliano Bis: «stiamo leggendo pagine di politica che sono anche di cronaca giudiziaria che fanno tremare i polsi. Non combattiamo solo Meloni e soci, non facciamo sconti nemmeno a chi è nel nostro campo».
Combattendo la «cattiva politica», Conte chiarisce una volta per tutte che il M5s «rinuncia al nostro ruolo di governo, rimettiamo tutte le deleghe nella Regione Puglia»: l’ex Premier grillino sottolinea di voler dare una «fortissima scossa», in quanto «è il momento di fare pulizia e tabula rasa». Le prime indagini con relativi arresti mesi fa, il “caso Emiliano-Decaro”, la Commissione del Viminale per valutare eventuali infiltrazioni mafiose nel Comune di Bari e i continui arresti di esponenti Pd pugliesi coinvolti – secondo l’accusa – in voto di scambio e corruzione, hanno fatto prima propendere per l’annullamento delle Primarie di coalizione del 7 aprile sul prossimo candidato sindaco di Bari e ora con il definitivo addio del Movimento 5 Stelle dalla maggioranza di sinistra in Regione Puglia. La lite a distanza Conte-Schlein entra così ancora più nel vivo con il campo largo “sognato” dopo le Regionali vinte in Sardegna che ad oggi è più una chimera che altro.
CHI ESCE E COSA SUCCEDE, CONFERENZA STAMPA VIDEO CONTE: “TABULA RASA LEGALITÀ, M5S CONTRO CLIENTELE E SCAMBI ILLECITI”
Rosa Barona era assessore al Welfare, Grazia Di Bari era consigliera regionale con delega alla Cultura mentre Cristian Casoli è vicepresidente del Consiglio Regionale: questi i tre esponenti M5s in Regione Puglia che escono così dalla giunta e rinunciano a tutte le deleghe fin qui sostenute. «Ci poniamo fuori dal perimetro di maggioranza, ma lavoriamo sul protocollo e il patto di legalità», ha spiegato ancora Conte in conferenza stampa dalla sede della Regione a Bari. Con un lungo discorso retorico, il leader M5s spiega come il suo partito non voglia solo “parlare” di legalità ma chiede continua “onestà”, «ci assumiamo la responsabilità di contribuire alla disinfestazione e all’opera di pulizia nel mondo politico. Non è una decisione nel segno dell’antipolitica – ha ribadito – ma oggi che siamo nelle istituzioni vogliamo la buona politica».
Durissime le accuse lanciate contro il Pd pugliese e in generale contro la gestione elettorale dei partiti, da Centrodestra fino ai dem: «La politica dei favori, clientele, degli scambi illeciti il Movimento 5 Stelle l’ha sempre combattuta fin dall’inizio e continuerà a combatterla». Secondo Giuseppe Conte, lo scontro è sia fuori dalla sinistra che al suo interno, «Non facciamo neppure sconti alle forze del nostro stesso campo politico perché su questi principi non possono esistere due pesi e due misure, almeno non per il Movimento 5 Stelle». Riconoscendo ancora validi i motivi per cui il M5s ha deciso di entrare nella giunta Emiliano per la sua storia di lotta contro le mafie, Conte conclude di non poter chiudere gli occhi alle indagini emerse finora: «sarebbe un’assurdità e non sarebbe possibile per la nostra storia. Noi siamo in una nuova fase, sin qui abbiamo fatto la scelta di contribuire al governo di questa regione. Quindi è anche con rammarico che oggi si interrompe questo lavoro e questo grande contribuito che abbiamo dato».
In attesa di una risposta ufficiale dal Partito Democratico, rimasto con Schlein & Co. per ora in silenzio dopo l’uscita di Conte dalla giunta, ha parlato il Presidente di Regione Puglia Michele Emiliano l’indomani del nuovo arresto di un suo fedelissimo ex assessore, Alfonso Pisicchio (da ieri dimissionario anche dall’Arti, agenzia regionale per la tecnologia e l’innovazione): «Tutte le diverse indagini in questo momento in corso da parte della Procura di Bari non hanno mai riguardato l’attività istituzionale della Giunta in carica, ed anche nell’ipotesi ultima, si sottolinea che è stato un dirigente regionale a dare inizio alle indagini attraverso una sua denuncia». In risposta praticamente “indiretta” al M5s, Emiliano afferma che «uomini e donne della Regione Puglia comprendono e reagiscono ad ogni tentativo di commettere atti illegali».