«Questo è il momento giusto per riformare la #Rai e sottrarla alle ingerenze della politica»: lo dice Giuseppe Conte, leader in pectore del M5s, postando sui social un suo commento-ragionamento in merito al “caso-Fedez” per il monologo contro la Lega sul Ddl Zan al Concertone del Primo Maggio e la successiva denuncia della presunta tentata “censura” da parte di Rai 3 al testo del suo intervento.
Dopo essersi schierato con il rapper milanese – esattamente come Enrico Letta e quasi tutto il Centrosinistra politico – l’ex Premier si rivolge ai vertici Rai e scrive su Facebook la sua “proposta” per il “nodo” Rai: «Questo è il momento giusto per riformare la Rai e sottrarla alle ingerenze della politica. Buona parte delle forze politiche rappresentate in Parlamento appoggiano il Governo in carica e questo può agevolare un clima di confronto costruttivo e una convergenza su un progetto riformatore. Tutte le forze devono concorrere a compiere l’unica, vera rivoluzione utile a migliorare, anzi a salvare, il servizio pubblico. Un servizio pubblico ormai intriso di decenni di prassi e abitudini che vanno rimosse. Un servizio pubblico ormai incrostato che ci obbliga a operare una coraggiosa ricostruzione. È una questione centrale, che riguarda la nostra democrazia».
CONTE VUOLE LA RIFORMA DELLA RAI (DOPO 2 SUOI GOVERNI)
Una vera e propria riforma la Rai ancora non l’ha affrontata, secondo Conte, e nemmeno durante i suoi due Governi qualcosa è stato fatto: anzi, proprio gli attuali vertici Rai – in discussione per la polemica di Fedez – sono stati nominati durante l’esecutivo Conte-1. «Io stesso devo ammettere di non essere riuscito, durante gli anni in cui sono stato al governo, a incidere sino al punto di promuovere una pur necessaria riforma. Dobbiamo riconoscere tutti, senza ipocrisie, che non potranno essere nuovi nomi a salvare la Rai dagli antichi vizi. La nuova Rai deve sorgere su pilastri diversi. E la politica, con tutto il rispetto, deve restare fuori dalla porta. Se non riformiamo a fondo la governance non realizzeremo mai le premesse per operare l’auspicata rivoluzione», scrive ancora Conte elencando i provvedimenti che ora la politica dovrebbe prendere per cambiare le regole di Viale Mazzini. L’intervento più radicale, secondo il futuro leader 5Stelle, sarebbe quello di istituire una Fondazione che offra le necessarie garanzie di autorevolezza e pluralismo e diventi l’azionista di riferimento della Rai: «Se non riusciamo a convergere su questa premessa che almeno si discuta la proposta di legge del MoVimento 5 Stelle che è già sul tavolo, che prevede, tra le altre cose, l’impossibilità di far parte del cda della Rai per chi ha ricoperto incarichi politici e di governo negli anni precedenti; una prima selezione con avviso pubblico di Agcom e, tra gli idonei, l’individuazione tramite sorteggio; il divieto di rinnovo della carica; l’incompatibilità per i consiglieri con qualsiasi altro incarico pubblico o privato».
Io sto con #Fedez. Nessuna censura. pic.twitter.com/Dr1JWjiHwN
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) May 2, 2021