C’è in particolare un passaggio del lungo discorso di Giuseppe Conte alla Camera che sta facendo discutere non solo le opposizioni in Italia, ma rischia di presentarsi come un non perfetto “biglietto” da visita nella ‘nuova’ NATO a ‘guida’ Joe Biden: nelle comunicazioni a Montecitorio sul voto di fiducia per la crisi di Governo, il Premier ha lanciato un piano programmatico che assomiglia molto ad un programma di Governo del ‘nuovo’ Conte-ter.
Ecco il passaggio centrale del discorso: «Quale autorevole membro dell’Unione Europea – funzione pienamente recuperata in questo tratto di legislatura – abbiamo la possibilità di offrire anche un importante contributo a un’utile azione di raccordo fra i principali attori internazionali, a partire naturalmente dagli Stati Uniti – nostro principale alleato e fondamentale partner strategico – e dalla Cina, il cui innegabile rilievo sul piano globale ed economico va associato a rapporti coerenti con un chiaro ancoraggio al nostro sistema di valori e principi». Non è certo la prima volta che il Presidente del Consiglio si mantiene “equidistante” da Washington e Pechino, riuscendo a produrre buoni rapporti con entrambi non senza “conseguenze” politiche e critiche feroci tanto da destra quanto da sinistra.
IRA LEGA SUL CONTE “PRO-CINA”
Oggi però sono i deputati della Lega che sono ‘saltati’ sulla sedia, assieme ai colleghi di Fratelli d’Italia e Forza Italia, quando alla Camera il Premier Conte ha citato la Cina assieme gli Usa per i medesimi «nostri valori»: «Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte dovrebbe chiedere scusa agli italiani», attaccano i parlamentari legisti Eugenio Zoofili e Paolo Formentini, capogruppo in Commissione Affari Esteri e vicepresidente della medesima. «Mettere sullo stesso piano il rapporto Italia-Stati Uniti e quello tra Italia e Cina significa insultare i nostri connazionali colpiti dal Covid-19 e oltraggiare la memoria di chi non c’è più proprio per colpa del virus di Wuhan. Il Patto Atlantico è una cosa seria. Grave e inquietante che il presidente del Consiglio non la pensi così», concludono i due leghisti alla Camera. Duro anche il leader Matteo Salvini nella diretta Instagram in ‘commento’ alle comunicazioni di Conte, «Per Conte i rimborsi sono stati dati, la scuola è pronta, siamo primi per i morti, primi per crisi economica, meno 10% del Pil mentre la Cina amica di Conte cresce del 2%. Non prendere in giro la gente… prima va a casa meglio è. Non per me, ma per l’Italia e gli italiani». Infine Claudio Borghi, altro deputato Lega intervenuto subito dopo il discorso del Presidente del Consiglio: «purtroppo mi tocca vedere anche che l’Italia farà meno 10% di Pil quest’anno mentre la Germania farà -5, gli Stati Uniti del criticatissimo Trump -3, la Cina vostro modello +2,5, dopo averci regalato questa simpatica pandemia».