Giuseppe Conte a tutto tondo nella conferenza stampa di fine anno

. Il giurista, esponente M5s, ha commentato così l’ipotesi di “introdurre” due vice premier: «Io lavoro con le forze di maggioranza, non ho mai pensato di fare squadra da solo e difendo i giocatori in campo. Se verrà posto un problema, lo affronteremo per soluzioni funzionali e che rientrino nel perimetro dell’interesse nazionale. Io sono disponibile a qualsiasi soluzione. Ma al di fuori di questo perimetro non riesco ad esserci».



Il premier Conte ha poi acceso i riflettori sugli stipendi di medici e infermieri, veri eroi in questa emergenza sanitaria: «Ci sono 400 milioni per il rinnovo del contratto di pubblico impiegato e abbiamo stanziato nella legge di bilancio 850 milioni all’anno per medici e infermieri. Sul fronte degli insegnanti, gli stipendi non sono elevati e potremo fare qualcosa di più. Vorrei anche sottolineare che stiamo lavorando per migliorare la qualità dell’insegnamento».



Dopo aver espresso solidarietà a Claudia Alivernini, infermiera insultata da No Vax dopo aver ricevuto il vaccino anti-Covid, il premier Conte ha spiegato perché l’Italia non ha proceduto all’acquisto di altre dosi di vaccino anti-Covid, come invece fatto dalla Germania: «L’Italia, la Francia, la Germania e l’Olanda sono stati i primi paesi che in modo sincronico si sono mossi per creare l’alleanza per i vaccini. Poi abbiamo consegnato la palla alla Commissione Ue. L’Italia non ha tentato di assicurarsi altre commesse perché le dosi contrattualmente negoziate sono centinaia di milioni, sono sufficienti, e l’Ue – su sollecitazione anche nostra – si è premurata di acquistarne di più per intervenire in altri Paesi che non avrebbero possibilità di avere a disposizione le dosi necessarie. E poi lo vieta il contratto Ue». Conte ha poi escluso «l’ipotesi di una vaccinazione obbligatoria». (Aggiornamento di MB)



CONFERENZA STAMPA FINE ANNO CONTE: “NO A ULTIMATUM”

Nel corso della lunga conferenza stampa di fine anno, il premier Conte si è soffermato sull’ipotesi di elezioni in caso di crisi di Governo: «Ci sono due aspetti che non riesco a fare miei: in primis gli ultimatum, che non appartengono al mio bagaglio culturale politico. Io sono per il dialogo, per il confronto, per una sintesi a favore del Paese. Ma non mi appartiene anche un’altra cosa: se ho grandi responsabilità e cerchiamo le soluzioni migliori per il Paese, sono qui per programmare il futuro e non potrei distogliermi da questo obiettivo per programmare una campagna elettorale».

Poi una battuta sul Mes, con la proposta del Pd di chiedere almeno una parte dei fondi: «A un tavolo di maggioranza si può discutere di tutto, fermo restando che per quanto riguarda il Mes sarà sempre il Parlamento a dover decidere. Va chiarito che noi non possiamo utilizzare tutti i prestiti del Next Generation Ue come investimenti aggiuntivi: se noi utilizzassimo tutte queste risorse come investimenti, avremmo vari inconvenienti. Se mettiamo insieme tutti i fondi, ci ritroveremo nell’arco di qualche anno a realizzare qualcosa di impossibile. C’è un limite di capacità di spesa. E dobbiamo tenere conto che se fossero tutti interventi additivi, dovremmo operare dei tagli alla spesa: perché altrimenti crescerebbe il debito pubblico, che sta già crescendo».

«Io non ho detto che va tutto bene, anzi ho detto che dobbiamo affrettarci, altrimenti rischiamo di arrivare in ritardo. Non sono affatto qui a dire che va tutto bene, ma che dobbiamo accelerare. Avremo una riunione collegiale di confronto massimo agli inizi del mese di gennaio. Dobbiamo correre», ha aggiunto Conte, che ha poi analizzato il possibile scenario di sfiducia da parte di Italia Viva, forza di maggioranza guidata da Matteo Renzi: «Se verrà meno la fiducia di una forza di maggioranza, ci sarà un passaggio parlamentare dove ognuno si prenderà le proprie responsabilità. Ma non voglio credere che in un contesto del genere si arrivi ad uno scenario del genere: sarebbe rischioso per quel patrimonio di credibilità e di fiducia che abbiamo tutti costruito».

CONFERENZA STAMPA FINE ANNO CONTE: “ENTRO APRILE 10-15 MILIONI DI VACCINATI”

Giuseppe Conte

nel corso della conferenza stampa di fine anno ha fatto il punto della situazione sul dossier vaccino anti-Covid: «Avevo premuto con altri leader per il V-Day a livello europeo, è stato un fatto concreto ma anche molto simbolico. Abbiamo avuto 9.750 dosi per il primo giorno, ora avremo un piano di 470 mila dosi a settimana, entro gennaio arriveremo a 2 milioni 350 mila. A quello di Pfizer, avremo anche il vaccino di Moderna verso la fine di gennaio ragionevolmente». Entro aprile 10-15 milioni di vaccinati, ha aggiunto il premier, che ha poi rimarcato: «Ci sono tutte le premesse perché ancora una volta l’Italia possa dimostrare di essere all’altezza di questa grande sfida, un piano vaccinale senza precedenti e che sollecita tanti reparti».

Un altro tema delicato è legato alla scuola, con l’apertura prevista per il 7 gennaio 2021: «Abbiamo approfittato del mese di dicembre per compiere un ulteriore passo in avanti, abbiamo coinvolto i prefetti e sono istituiti dei tavoli che hanno lavorato con tutte le autorità coinvolte per cercare di trovare una sintesi. Le prefetture hanno avuto il mandato di coordinare delle soluzioni flessibili, addirittura da valutare città per città e scuola per scuola. C’è stata una disponibilità a differenziare l’orario di ingresso nelle scuole e negli uffici pubblici. Quello dei trasporti è stato uno dei dossier più critici». Giuseppe Conte ha però precisato: «Abbiamo investito 3 miliardi di risorse per sostituire la flotta dei bus e abbiamo investito 390 milioni per favorire il noleggio di mezzi privati. Ovviamente sono iniziative che devono essere messe a terra a livello regionale. Io auspico che il giorno 7 le scuole secondarie di secondo grado possano ripartire almeno al 50% in presenza. Non dobbiamo mettere a rischio le comunità scolastiche, ma credo che potremo ripartire almeno al 50% di didattica in presenza». (Aggiornamento di MB)

CONFERENZA STAMPA FINE ANNO CONTE: “PROGETTO RECOVERY A METÀ FEBBRAIO”

Nel corso della conferenza stampa di fine anno, il premier Conte ha fatto il punto della situazione sulla verifica di maggioranza: Quando pensa di chiudere la verifica e come? «Dobbiamo affrettare assolutamente delle risposte che il Paese attende. La risposta più urgente è la Legge di bilancio, in approvazione oggi al Senato, mentre il prossimo passo è il Recovery Plan. Anche ieri ci sono stati altri incontri, ora serve una sintesi politica urgente: va fatta nei prossimi giorni, perché dobbiamo poi dobbiamo aprire il confronto con le parti sociali e con il Parlamento. E’ un’occasione storica, dobbiamo procedere a questo confronto con le varie forze. Un atteggiamento di critica costruttiva ci permette di arrivare prima ad una sintesi. Potremmo presentare il progetto definitivo a metà febbraio».

Giuseppe Conte ha poi aggiunto: «In questo momento abbiamo una prospettiva di fine legislatura, siamo riusciti a rafforzare la nostra credibilità in Italia e in Europa nonostante la pandemia. Non dobbiamo disperdere questo patrimonio di credibilità che spetta alla politica. Questo governo è nato nel segno politico, nel nostro DNA c’è la transizione digitale e lo sviluppo sostenibile. Siamo perfettamente in sintonia con l’indirizzo della Commissione Ue e ciò ci ha permesso di esprimere grande forza sul tavolo di negoziato europeo. Dobbiamo continuare a rafforzare le nostre priorità». Un messaggio alle altre forze di maggioranza: «Dobbiamo confrontarci nel merito, ci confronteremo sulle priorità e tutti saremo chiamati ad assumerci le rispettive responsabilità». (Aggiornamento di MB)

CONFERENZA STAMPA CONTE, APPUNTAMENTO A VILLA MADAMA

Alle ore 11

da Villa Madama viene trasmessa in diretta video streaming la conferenza stampa di fine anno del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte: l’appuntamento è tradizionalmente organizzato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti in collaborazione con l’Associazione della Stampa Parlamentare. La conferenza di quest’anno si svolgerà con modalità ovviamente precauzionali di sicurezza finalizzate al contenimento del contagio da Covid-19 con particolare attenzione al distanziamento negli ambienti chiusi e riduzione delle presenze in sala: per questo motivo, le immagini video dell’evento saranno quindi assicurate dalla Presidenza del Consiglio tramite il canale ufficiale di Palazzo Chigi. L’evento con il Premier Conte sarà anche trasmesso in diretta streaming sul sito del Governo e sui canali social della Presidenza del Consiglio dei Ministri (YouTube e Facebook).

Si chiude un anno molto difficile per il sistema Paese con la pandemia da Covid-19 che ha cancellato più di 70mila vite umane innocenti, ma è anche stato l’anno dove sono stati gettati i “semi” per una potenziale rinascita economica, sociale e politica con l’arrivo nel 2021 del Recovery Fund dalla Commissione Europea. Per il Premier Conte però quest’ultimo periodo non rappresenta il momento di “massima serenità” politica visto il grado di semi-crisi di Governo paventata da Matteo Renzi lo scorso 28 dicembre nella conferenza stampa di presentazione del Piano C.I.A.O. (il Recovery Plan di Italia Viva).

CONFERENZA STAMPA CONTE: I POSSIBILI TEMI

I temi dunque che saranno affrontati dal Premier Conte nella conferenza stampa di fine anno non potranno escludere il fulcro nodale delle prossime settimane: questo Governo rimarrà in carica? Vi rimarrà con le stesse forze attuali? Ci sarà un rimpasto? Un esecutivo di “salute nazionale” per scongiurare le elezioni in piena pandemia e campagna vaccinale? O ancora, un “voto subito” accelerato prima del semestre bianco pre-elezione Quirinale? I dubbi sono tanti e i “retroscena” in questi ultimi giorni si sono scatenati, ma sarà il Presidente del Consiglio ad essere chiamato ad una prima, ufficiale e forse definitiva risposta alle “richieste” di Italia Viva sul Recovery Plan.

«Questa discussione non può essere tirata avanti ancora a lungo. Se Conte è disponibile, noi siamo pronti a sederci al tavolo. Se c’è l’accordo bene, si va avanti. Se non c’è l’accordo è evidente che faranno senza di noi e che le ministre si dimetteranno. Se le nostre idee non saranno prese in considerazione, allora è chiaro che ci sarà una maggioranza che farà senza di noi e in qual caso auguri a tutti. Noi siamo molto seri, è irresponsabile chi prende centinaia di miliardi e li butta in debito pubblico. Se Conte riterrà superfluo l’aiuto di Italia Viva, ne terremo conto», ha attaccato Renzi. Ora è attesa la replica di Conte, come del resto dovrà avvenire a che sugli altri importanti temi dell’agenda politica che si apre sul nuovo anno in arrivo: il Piano Nazionale di Resilienza e Ripresa da presentare entro gennaio 2021 in Europa, ma anche la strutturazione del piano vaccini ancora in “cantiere”, i nodi irrisolti del Governo (Tav, Mes, Autostrade) e il piano di riforme per rilanciare l’azione di Governo negli ultimi due anni di legislatura.