Non tardano le risposte verso il Premier Giuseppe Conte, che ha criticato aspramente le opposizioni durante il suo discorso in conferenza stampa per annunciare il nuovo Dpcm. Su Twitter il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha ricordato: “GRAZIE al direttore Enrico Mentana, sicuramente non accusabile di salvinismo o leghismo, per la sua LEZIONE di stile ed educazione civica al signor Conte. P.s. La Lega fu l’unica a votare NO con tutti i suoi parlamentari al MES nel 2012.” #contebugiardo l’hashtag che ha accompagnato il tweet: Salvini ha ringraziato Mentana col direttore del Tg La7 che aveva affermato: “Se avessimo saputo che Conte avrebbe fatto un uso personalistico della conferenza stampa attaccando l’opposizione non avremmo mandato in onda quella parte.” La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha invece risposto con un video dalla sua pagina Facebook: “Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte indice una conferenza stampa per accusare l’opposizione di dire menzogne, senza possibilità di replica e senza contraddittorio. Credo non si sia mai vista una cosa del genere nella storia della democrazia, e la dice lunga sulla tracotanza di questo governo. Mi aspetto di avere la possibilità, attraverso la Rai, di parlare allo stesso numero di cittadini, nella stessa fascia oraria per spiegare il mio punto di vista e mi chiedo cosa ne pensi Mattarella perché va bene essere vicini alla Cina, ma qui siamo un po’ più vicini alla Corea del Nord. P. S. Presidente Conte, nel 2012, al Governo, non c’ero io, c’era Monti. Non è bello usare la televisione di Stato per diffondere fake news”. (agg. di Fabio Belli)



CONTE VS SALVINI E MELONI “DIBATTITO SI SVILUPPI SENZA FALSITA'”

Dopo i tanti attacchi ricevuti nelle ultime ore per l’accordo raggiunto all’Eurogruppo, il premier Giuseppe Conte risponde. E lo fa senza nascondersi, come del resto è sempre avvenuto finora. Nella conferenza stampa con cui ha annunciato il nuovo Dpcm ha fatto chiarezza anche sul Mes, rivolgendosi in alcuni momenti direttamente a Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Un attacco durissimo quello di Conte ai leader di Lega e Fratelli d’Italia destinato ad alzare il clima di tensione con l’opposizione. «Vedo che in Italia sin dalla scorsa notte si è levato un dibattito legittimo e vivace. È segno di maturità e sana democrazia che un intero Paese possa far lievitare il dibattito in tutte le sedi, a partire dal Parlamento. Il governo troverà l’opportunità per interloquire tempestivamente con tutti i rappresentanti del popolo che siedono nel Parlamento». Così ha introdotto la questione il presidente del Consiglio. Poi è stato più esplicito: «È altrettanto importante che questo dibattito si sviluppi con chiarezza, senza falsità». E quindi:«Il Mes esiste dal 2012, non è stato istituito ieri, non è stato approvato o attivato la scorsa notte come falsamente e irresponsabilmente è stato dichiarato». E cita i due leader del centrodestra. «Questa volta lo devo dire, devo fare nomi e cognomi: Matteo Salvini e Giorgia Meloni».



CONTE VS SALVINI E MELONI “MES TRAPPOLA? GOVERNAVA CENTRODESTRA”

Giuseppe Conte ha proseguito nel suo attacco arrivando anche ad alzare la voce durante la conferenza stampa. «Questo governo non lavora col favore delle tenebre, guarda in faccia gli italiani e parla con chiarezza. Se ha qualche proposta da portare, lo fa chiaramente guardando negli occhi gli italiani». E quindi ha spiegato che l’Eurogruppo non ha istituito alcun obbligo: «È una menzogna». Quindi ha specificato che l’Italia non ha richiesto di lavorare alla linea di credito collegata al Mes, ma lo hanno fatto altri Paesi. «L’Italia non ha firmato alcuna attivazione del Mes, non ha bisogno del Mes, perché lo ritiene uno strumento inadeguato e inadatto rispetto all’emergenza che sta vivendo». Ma ci sono stati altri Stati che hanno richiesto una linea di credito collegata al Mes, «senza le vecchie condizionalità». Per questo l’Italia sta partecipando a questa discussione. «Ci stiamo battendo per un ventaglio di nuovi strumenti. Lavoreremo con coraggio e determinazione». Quindi ha rilanciato: «Falsità e menzogne ci fanno male, ci indeboliscono nella trattativa. Quello che è successo stanotte rischiano di indebolire l’intera Italia, non Conte o il governo. Rischiamo di compromettere la nostra forza negoziale». Poi è entrato nuovamente in tackle su Matteo Salvini e Giorgia Meloni dopo la prima domanda dei giornalisti collegati: «Trappola? Chi l’ha confezionata si assuma la responsabilità pubblica. Non c’ero io, non c’era molte altre forze nel 2012. Ricordo che c’era il centrodestra e che la Meloni era ministro».



LA REPLICA DI SALVINI

Non è tardata ad arrivare la replica di Matteo Salvini, che su Facebook ha scritto: «Usare la tivù di Stato per dire falsità e fare un comizio contro Salvini e contro le opposizioni è roba da REGIME, roba da Unione Sovietica». Quindi ha rilanciato una serie di domande per il governo: «Perché non hanno bloccato il MES? Perché il PD vuole la tassa patrimoniale? Perché i 5Stelle vogliono ancora bloccare la TAV? Perché Leu vuole tassare la casa e i risparmi degli italiani? Dov’è la cassa integrazione promessa? Quando arrivano davvero i soldi? Che fine ha fatto il blocco dei mutui per chi è in difficoltà? Cosa fanno per aiutare chi non ce la fa a pagare affitti, rate e bollette? Perché non aiutano davvero partite IVA e autonomi? Quando arriveranno i soldi promessi alle imprese?». Salvini ha poi concluso: «Sempre #colpadisalvini??? Altro che “collaborazione”, che delusione signor Conte».