Il discorso in diretta video streaming all’assemblea del M5S dell’ex Premier Giuseppe Conte ha toccato diversi punti interessanti e soprattutto significativi. Conte si è di fatto proposto come garante per rifondare il Movimento 5 Stelle, per sua stessa ammissione una sfida particolarmente difficile e stimolante. Tale rifondazione secondo Conte non dovrà essere “un restyling, non è puntare a un marketing politico, bensì è avere l’obiettivo di una concreta opera di rigenerazione“. Conte sembra avere però le idee chiare sulle prime idee da portare avanti in questo suo nuovo ruolo: “Proporrò una carta dei principi e dei valori per permettere a chi vorrà aderire di non avere dubbi sul progetto politico“. “Accoglienza e intransigenza” sono le parole chiave di quello che per Conte sarà il nuovo Movimento Cinque Stelle: “L’inclusione non dovrà mai portarci a negoziare i nostri principi e scolorire i nostri valori, dobbiamo evitare di cadere nei limiti della forma partito tradizionale, in crisi da tempo“, ha ricordato l’ex presidente del Consiglio. Dunque stop alle correnti interne e un passo indietro per chi si è lasciato prendere dai personalismi, a costo di ritrovarsi fuori dal nuovo progetto politico del Movimento. (agg. di Fabio Belli)
CONTE, IL DISCORSO ALL’ASSEMBLEA DEL M5S
Giuseppe Conte in diretta video streaming questa sera alle ore 21.30: no, non è un “pesce d’aprile” e non si tratta di un clamoroso ritorno al periodo delle conferenze stampa notturne da Palazzo Chigi per annunciare Dpcm o simili. Sempre di notte parla, ma questa volta l’ex Premier farà il suo esordio come “leader in pectore” all’assemblea dei parlamentari M5s in diretta video streaming su Facebook (mentre le discussioni e l’intera assemblea avverranno su “Zoom” tra i senatori e deputati grillini).
Alla riunione in video collegamento saranno presenti anche gli eurodeputati e i consiglieri regionali del Movimento: sul tavolo i temi dirimenti per rilanciare il futuro del partito fondato da Grillo e Gianroberto Casaleggio, giunto ad una fase di “tempesta silenziosa” per le tante distanze sia nella base (mal digerita l’adesione al Governo Draghi) che tra la classe dirigente pentastellata. Sul tavolo dell’assemblea la “patata bollente” del vincolo dei 2 mandati, oltre ai legami con Rousseau-Casaleggio e al futuro della leadership se con Giuseppe Conte (scelta di Grillo) o un direttorio a 5 leader (votata dagli iscritti M5s solo qualche mese fa). Proprio il ruolo di Beppe Grillo sarà fondamentale per capire l’indirizzo che prenderà l’eventuale fronda di “ribelli” che potrebbe sorgere dopo questa sera: come ribadito anche negli ultimi giorni, il garante M5s ha bocciato nettamente l’abolizione del “vincolo sui mandati”, spiegando come se venisse eliminato si porterebbe il Movimento «al 5% di consensi…».
I POSSIBILI TEMI DEL DISCORSO DI CONTE
Ma il clima è tutt’altro che sereno in casa M5s alla vigilia del discorso di Giuseppe Conte: «Bene la riunione, ma Conte non venga a fare un discorso interlocutorio: deve illustrare un progetto chiaro, spiegando cosa intende fare con Rousseau, sul limite dei due mandati, sulla segreteria, sulla gestione del denaro. Se non ci saranno indicazioni chiare molti si infurieranno…», spiega un vertice grillino raggiunto da La Stampa. I parlamentari in larga parte spinge per togliere il vincolo dei due mandati in modo da poter proseguire la carriera politica interna al Movimento 5Stelle e Luigi Di Maio in primis rientrerebbe nei tantissimi dirigenti che verrebbero “tagliati” se si confermasse una delle regole “auree” rimaste in casa 5Stelle. «Non venga a dire sempre le solite cose su cosa ha fatto quando era premier o sull’Europa, Conte deve parlare del Movimento, della rifondazione del Movimento», minaccia un altro parlamentare.
L’ex Premier deve cercare di trovare una sintesi che non ponga il M5s in eccessiva “rottura” con il passato ma che proietti il partito verso una idea più “classica” dell’organizzazione interna: un M5s sempre più vicino al Pd, per intenderci, e proprio sull’asse Conte-Letta che Beppe Grillo sta scommettendo tutto il futuro dei 5Stelle in politica. Lo strappo con Casaleggio e Rousseau e soprattutto le possibili fratture interne qualsiasi mossa vorrà prendere hanno reso assai più silenzioso del solito negli ultimi giorni l’ex Presidente del Consiglio, il quale viene però definito dal Fatto Quotidiano impegnato a formulare i nuovi cardini del Movimento: ecologia, legalità, lotta per le diseguaglianze e cornice di Centrosinistra. Con l’incognita Grillo sempre all’orizzonte, come del resto già avvenuto venerdì scorso nell’assemblea dei soli gruppi parlamentari: si è presentato a sorpresa in assemblea per blindare la regola del doppio mandato, scatenando reazioni e polemiche nel gruppo dirigente un tempo diretta emanazione del ‘Grillo pensiero’.