«Da alcune settimane l’Italia vive in una fase di sostanziale stabilità», spiega il Ministro della Salute Roberto Speranza intervenendo in Parlamento con l’informativa che introduce le regole del nuovo Dpcm Conte in vigore dal 10 agosto, «ma sul coronavirus non esiste il rischio zero e il percorso di riapertura va continuato con una linea di prudenza che ci ha positivamente portato fin qui». Restano infatti valide le tre regole base per contrastare la pandemia, prosegue Speranza, «mascherine, distanziamento e lavaggio delle mani. Dovranno perdurare per agosto e dopo: sono regole essenziali per avanzare sul percorso di riapertura». Tra le varie ipotesi circa l’arrivo effettivo del nuovo Dpcm avanza l’ipotesi di un “accorpamento” al Decreto Agosto in discussione nei prossimi giorni in Cdm (forse già domani, anche se era previsto inizialmente per oggi): il nuovo provvedimento dovrebbe confermare molte delle restrizioni attuali, tra cui il no alla riapertura delle discoteche e degli stati sportivi. C’è invece l’ipotesi della proroga fino al 31 agosto dell’obbligo della mascherina nei luoghi chiusi e laddove non si riesce a rispettare il distanziamento sociale; nel frattempo Iss e ministero della Salute – ha concluso Speranza – «hanno completato un lungo lavoro sulle linee guida generali per la ripresa di ottobre. Ieri sono state trasmesse al Comitato tecnico scientifico e poi il documento sarà inviato alle Regioni e costituirà l’orizzonte con cui affrontare la fase della ripresa. Era una richiesta arrivata dal Parlamento e mi fa piacere oggi qui darne riscontro». (agg. di Niccolò Magnani)
RESTANO LE REGOLE BASE
In arrivo entro fine settimana il nuovo Dpcm del Premier Conte è stato in parte anticipato dall’intervista tenuta oggi al Corriere della Sera (e di cui trovate i principali stralci qui sotto, ndr): oltre a confermare la proroga dell’uso della mascherina al chiuso, il Presidente del Consiglio ha ribadito l’importanza di tenere per il momento chiuse le discoteche mentre si va verso possibili riaperture per quanto riguarda le crociere, i convegni e possibilmente anche le fiere. Sulla scuola dice di garantire lui stesso, mentre resta ancora non risolta la questione trasporti: oggi è previsto l’incontro al Mit tra Comitato Tecnico Scientifico e tecnici del Governo, compresa la Ministra dei Trasporti Paola De Micheli. L’idea che trapela da fonti di Cts alle agenzie è quella di passare dall’attuale riempimento del 50% al 75-80% anche grazie alle altre misure di protezione come mascherine, controllo della temperatura, tracciamento dei passeggeri previsto nel prossimo Dpcm. Resterà ferma la regola base, ovvero il distanziamento di un metro da garantire su Alta Velocità treni, metro, bus regionali e locali: sugli aerei invece la situazione pare diversa con il Cts che già si espresso positivamente per distanze ridotte permesse dal ricambio dell’aria a bordo, purché ovviamente resti d’obbligo l’uso della mascherina. «Voglio dire ai cittadini che il ritorno alla normalità è ormai vicino e queste aperture che inseriremo nel Dpcm lo dimostrano», ha confermato sempre al CorSera il Premier Giuseppe Conte. (agg. di Niccolò Magnani)
LE NOVITÀ SUL DPCM
Ipotizza un ritorno alla (quasi) normalità in tempi brevi il premier Giuseppe Conte. Intervistato quest’oggi dal Corriere della Sera, il presidente del Consiglio ha esordito garantendo sulla riapertura delle scuole: “E’ il mio impegno con giovani, famiglie, Paese. Il mio impegno con insegnanti e personale. La scuola riparte, non ci sono dubbi. Soltanto una nuova e fortissima impennata di contagi – ha aggiunto – ma io non voglio nemmeno pensare a questa eventualità”, potrebbe impedirne la riapertura. Nel prossimo Dpcm emanato a breve si procederà con nuove riaperture: “Io lo so che non avremo nuove chiusure – prosegue il massimo rappresentante dell’esecutivo – che non rischiamo nuovi lockdown. Lo so perché abbiamo lavorato e continuiamo a lavorare per questo e su questo ogni giorno. Siamo impegnati come governo, come Protezione civile, come comitato tecnico scientifico. Siamo tranquilli perchè abbiamo creato una rete sanitaria efficace ed efficiente. Se adesso ci lodano tutti i governi stranieri vuol dire che qualcosa di buono abbiamo fatto. Io tutto questo non voglio sprecarlo”.
CONTE: “NON VOGLIO SPRECARE I SACRIFICI FATTI”
Conte ricorda quindi le lodi ricevute dai governi stranieri (“vuol dire che qualcosa di buono abbiamo fatto”), per poi aggiungere: “Io tutto questo non voglio sprecarlo, abbiamo gestito un`emergenza che non aveva precedenti al mondo”. Il premier non nega che “che ci possano essere stati alcuni errori o sbavature, ma si tratta comunque di aspetti che hanno avuto un impatto minimo”. La cosa certa è che “il ritorno alla normalità è ormai vicino e queste aperture che inseriremo nel Dpcm lo dimostrano”. Fra i grandi “ritorni”, la ripresa delle crociere e dei convegni: “Le navi devono tornare a viaggiare perché il turismo è un pezzo fondamentale dell’economia. Come anche i convegni”. Ma non è ancora tempo per le discoteche al chiuso: “Sulle discoteche sono molto prudente – spiega il presidente del consiglio – non mi sembra ancora opportuno concedere il permesso, troppo pericoloso. Si suda, si beve insieme, si sta vicini”. E ancora “Io l’impazienza dei gestori la comprendo, tutto quello che si ferma rischia di essere perduto. So che ci sono famiglie che hanno problemi ad arrivare a fine mese e di questo ci siamo fatti carico, so che la crisi di bar, ristoranti, locali pubblici può influire in maniera pesante. Ma ballare tutti appiccicati come si fa? Questo non è tornare a vivere, è rischiare troppo”.