LE PROMESSE DI CONTE SUL MONDO DEL LAVORO

«Serve offrire ai lavoratori italiani una settimana più corta»: è questa la nuova “promessa” lanciata dal leader M5s Giuseppe Conte, collegato con l’iniziativa “Visione Comune”, sul mondo del lavoro dei prossimi anni.

«Lo dobbiamo fare intelligentemente: non mettendo in difficoltà il mondo produttivo ma ribaltando la prospettiva, per incrementare la produttività, che è il grosso problema del sistema Italia», sottolinea ancora il Presidente “congelato” in attesa del nuovo voto sulla piattaforma M5s dopo la sentenza del Tribunale di Napoli (è previsto per la prossima settimana, ha già anticipato Conte). «La battaglia per il salario minimo è un punto nevralgico per il M5S, abbiamo 4,5 milioni di lavoratori con paghe da fame», aggiunge Conte confermando l’impegno del “nuovo” Movimento sulle prossime battaglie dalla prossima legislatura.



FUTURO M5S: LEADERSHIP CONTE E TERZO MANDATO IN VOTAZIONE

Tanto l’impegno sul lavoro quanto sul fronte dei diritti, Conte intende inserirsi appieno nella coalizione di Centrosinistra come “programma” del “nuovo” M5s: «La battaglia sul lavoro è essenziale, così come deve diventarlo quella per il congedo di paternità. Se noi confrontiamo i nostri 10 giorni, che sono una piccola conquista, con i 7 mesi della Finlandia, con le settimane concesse in Spagna e Svezia il nostro risulta un passettino veramente modesto rispetto ad altre soluzioni». Giuseppe Conte cita anche il tanto vituperato “Ddl Zan” come possibilità di ritornarci al più presto con la battaglia parlamentare: «la legge contro l’omofobia per noi è stata una battaglia assolutamente importante, a cui abbiamo contribuito, e continueremo a mantenerla alta». Nell’intervista a SkyTg24 il leader 5Stelle torna sulle votazioni online del suo Movimento e annuncia che, oltre al voto sulla leadership stessa a corredo del “congelamento” di funzioni avvenuto presso il Tribunale di Napoli, sarà anche la possibilità di terzo mandato ad essere “sondato” dalla base: «la regola del doppio mandato, che impone a chi è stato eletto due volte col Movimento di non ricandidarsi, resta ma potrebbe essere messa presto in discussione. I parlamentari hanno iniziato il loro impegno sottoscrivendo il codice etico». Conte mette in discussione il vincolo e aggiunge, «chiaramente in una prospettiva di rilancio del Movimento si sta discutendo se sia il caso di modificarla in parte o meno. Dopo le amministrative ci consulteremo con la base, perché la nostra forza è la base».



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