Giuseppe Conte tira le somme sul Consiglio europeo di oggi in videoconferenza. Lo fa da Villa Pamphili, dove si tengono gli Stati generali dell’economia, in conferenza stampa. «La Bce si sta rivelando all’altezza della sfida, così pure la Commissione europea. Ho detto ai miei colleghi che deve esserlo anche il Consiglio europeo e oggi abbiamo compiuto un passo avanti». Conte però ha confermato che le posizioni restano divergenti su Recovery Fund e il piano di aiuti previsti per la crisi causata dall’emergenza Covid. «Non siamo ancora tutti univocamente orientati verso la soluzione finale, ma sta maturando il giusto clima. E confido che nel prossimo Consiglio europeo potremo raggiungere la metà». La meta è il Recovery Fund, che si coniugherà al quadro finanziario pluriennale. «Sarà un unico pacchetto, così non ci saranno paesi vincenti e altri perdenti. Vincerà l’Europa che darà una risposta all’altezza di questa recessione di cui iniziamo tutti ad avvertire le conseguenze negative». Dalla Germania arrivano le dichiarazioni di Angela Merkel, la quale ha spiegato che i fondi arriveranno l’anno prossimo. «C’è la possibilità di un anticipo, modesto. Ci stiamo ancora lavorando e speriamo che possa diventare più consistente», commenta il presidente del Consiglio.



CONTE IN CONFERENZA STAMPA SU MES E RECOVERY FUND

Giuseppe Conte in conferenza stampa parla anche del meccanismo di erogazione dei fondi. «Nessuno poteva pensare che venissero erogate somme così cospicue anticipatamente e una volta per tutte». Non manca una domanda sul Mes e il premier ribadisce che la posizione del governo non è cambiata: «Ho già detto che faremo di conto, valuteremo le nostre necessità, leggeremo il regolamento e andremo in Parlamento a discuterne». La linea rossa per l’Italia è la proposta della Commissione Ue: «Scendere al di sotto di quel livello non è accettabile per l’Italia e per quei Paesi che con noi hanno condiviso questa visione di ampio respiro. Quello è un pacchetto ben bilanciato tra sussidi e prestiti. Toccarlo significa smontare un progetto e non è accettabile». Il presidente del Consiglio commenta anche il pessimismo di Rutte sull’intesa: «Sono reazioni molto soggettive, ma ha preso atto del percorso di rilancio dell’Italia. Ogni strumento ha una sua logica e una sua funzionalità, non è che l’utilizzo del Mes sia preliminare per utilizzare altre risorse. Il progetto europeo non è stato costruito in questi termini».



In conferenza stampa Giuseppe Conte smentisce anche l’eventualità di un veto al bilancio se l’Italia non dovesse ottenere quanto chiede. «Non voglio pure considerare questa possibilità. Dobbiamo lavorare come stiamo facendo. Ho trovato un clima convergente, pur nella varietà delle posizioni. Credo che il prossimo Consiglio europeo sarà decisivo». Ma si parla anche dell’attività parlamentare. «Se devo decifrare la cronaca parlamentare, vedo prova di compattezza da parte della maggioranza. Teniamo conto di quel che è successo. C’è stata una mossa molto astuta da parte di un esponente dell’opposizione, che ha calendarizzato subito la votazione in aula – come previsto da regolamento parlamentare – poi si è aggiunto un errore per i formati del conteggio e il risultato è stato che i senatori partiti sono stati costretti a tornare e hanno dato prova di compattezza».