Non capita molto spesso che Giuseppe Conte arrivi a smentire il quotidiano più vicino ideologicamente al nuovo capo politico del Movimento 5Stelle, che nei giorni dello scontro serrato con Beppe Grillo (dopo anni di onorato tandem con il direttore Marco Travaglio) prese nettamente le parti dell’ex Premier. Eppure oggi è successo, con il “Fatto Quotidiano” che titola sulla riforma della giustizia e sul presunto virgolettato di Conte dal tono-ultimatum, «o si cambia o leviamo la fiducia» e con il capo staff contiano, Rocco Casalino, che poco dopo smentisce seccamente quella intervista.



Già nel novembre 2020 avvenne una scesa simile con il Corriere della Sera e il presunto colloquio tra l’ex Premier e la giornalista Monica Guerzoni: anche in quel caso un virgolettato riportato fu occasione di smentita di Palazzo Chigi, più o meno come avvenuto oggi sull’asse Luca De Carolis (l’autore del servizio sul “Fatto”)-Rocco Casalino. Il tema scottante è la riforma della giustizia ‘emendata’ dalla Ministra Cartabia che ha di fatto cancellato la norma sulla prescrizione dell’ex Guardasigilli dei Governi Conte, Alfonso Bonafede: nello scontro parlamentare già molto acceso, con un migliaio di emendamenti presentati dal solo M5s contiano, ora si inserirebbe l’ulteriore ultimatum posto dal futuro capo politico a 5Stelle. «“Se non accettano modifiche vere, preservando innanzitutto i processi per mafia, per noi sarà impossibile votare la fiducia“ dicono alcuni contiani doc, riassumendo la linea», scrive De Carolis riportando le diverse reazioni alla minaccia di dimissioni avanzata venerdì dalla Ministra dei Giovani Fabiana Dadone proprio in aperto scontro con Draghi e Cartabia (dichiarazioni piaciute a Conte, furente invece Di Maio).



CONTE SMENTISCE “IL FATTO” MA TRAVAGLIO…

Ma nel corso della domenica arriva la smentita secca di Casalino al titolo del “Fatto Quotidiano”: «In merito ad alcuni virgolettati che oggi vengono attribuiti a Giuseppe Conte, si precisa che Conte non ha rilasciato interviste, nè dichiarazioni, nè virgolettati». Lo staff dell’ex Premier ribadisce che Conte sta lavorando per trovare una mediazione sulla giustizia, ma senza minaccia alcuna sfiducia all’esecutivo. Stupiti tutti in “casa” Travaglio per una potenziale fake news o una semplice mossa politica congegnata da Casalino e Conte per dare un segnale a Palazzo Chigi della battaglia che attende il Governo nelle prossime settimane? Di sicuro stupito ci è rimasto il cronista del “Fatto” e anche lui contiano doc, Andrea Scanzi: scrive su Facebook, «Era l’ora!”. Poi però leggo che Casalino smentisce questo virgolettato pubblicato stamani dal Fatto Quotidiano. Mah». Ulteriore stupore se si osserva l’ultimo editoriale di Travaglio che per l’appunto difende ancora Conte sulla riforma della giustizia e prende di mira la critica posta da Di Maio alle minacce di dimissioni dei ministri M5s: «E allora che ci stanno a fare i quattro ministri M5S: a passare il resto dei loro giorni a pentirsi di aver avuto ragione? La ministra Dadone ha detto che il M5S dev’ essere pronto a uscire dal governo se le modifiche alla schiforma non saranno sufficienti. È ciò che dovrebbero dire anche Di Maio, D’Incà e Patuanelli, se vogliono sperare che il premier e la Guardagingilli scendano a più miti consigli e che gli elettori tornino a votare i 5Stelle anziché inseguirli coi forconi».

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