È arrivato a Bruxelles il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte dove già da stasera si inizieranno le varie bilaterali informali che “anticipano” il Consiglio Ue di domani: a cena il Capo del Governo vedrà il Presidente francese Emmanuel Macron mentre stamattina informa Palazzo Chigi ci sono già stati colloqui telefonici con il primo ministro dell’Ungheria, Viktor Orban, con il cancelliere federale d’Austria, Sebastian Kurz, e con il primo ministro ceco, Andrej Babis. Prima di atterrare nella capitale belga per la due giorni di Consiglio Europeo, Conte ha scritto su Facebook che è giunto il momento delle forti responsabilità: «Non è questo il tempo dei rinvii, ma delle decisioni. L’Italia deve correre». Dopo l’ok del Dl Rilancio e con l’arrivo stasera in GU del Decreto Semplificazioni, scrive ancora il Presidente del Consiglio, «in queste settimane abbiamo definito i dossier su Banca popolare di Bari, Alitalia, Autostrade e stiamo per chiudere quello sull’Ilva di Taranto».



Ma il dossier più importante ora si chiama Consiglio Ue e di questo ovviamente parlerà a cena con Emmanuel Macron: «È una partita fondamentale per il futuro dell’Europa e dei nostri cittadini. Dobbiamo approvare al più presto il Recovery Fund e il Quadro Finanziario Pluriennale. Le nuove risorse ci consentiranno di investire nelle infrastrutture, nella digitalizzazione e di perseguire il rilancio economico e sociale di cui il nostro Paese ha bisogno». Conte dando appuntamento a domani per l’inizio delle trattative chiude così sui social «Confrontiamoci duramente, lavoriamo meticolosamente sui dettagli, ma non perdiamo di vista la prospettiva e la visione “politica” che guida la nostra azione. È il tempo della responsabilità». Nel frattempo fonti Agi vicine al Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel spiegano che l’accordo sul Recovery Fund è tutt’altro che vicino, con lo scontro sulle sovvenzioni a fondo perduto che vedono i Paesi frugali richiedere l’aumento dei prestiti e la diminuzione fino a 400 miliardi dei fondi stanziabili dalla Commissione Ue.



CONTE VERSO IL CONSIGLIO UE “AFFINIAMO LE ARMI”

Prima di volare al Consiglio Ue di domani e sabato, il Premier Conte si reca al Museo d’arte contemporanea di Roma per l’evento “Donne per un nuovo Rinascimento” e nel suo saluto iniziale spiega «Sono voluto essere qui nonostante l’appuntamento impegnativo che mi attende. Sono in partenza per Bruxelles, stiamo affilando le armi… stavo per dire, ma sarebbe una metafora impropria. Stiamo affinando, ecco, lo studio dei dossier per questo rush finale, che speriamo sia proficuo». Una due giorni forse decisiva per il Recovery Fund e per l’accordo sul piano pluriennale dell’Unione Europea, con i Paesi però divisi su molti punti della proposta Von der Leyen, non convinti neanche dall’ultima versione a firma Charles Michel (Presidente del Consiglio Europeo): «E’ un momento importante per la Ue. Siamo in una fase cruciale perché questa pandemia è una sfida epocale che ha costretto la nostra comunità a confrontarsi con dei sacrifici che non erano stati assolutamente preventivati – sottolinea ancora il Presidente del Consiglio – Però io dico anche che un Paese, quando da queste fasi storiche riesce a cogliere delle opportunità, dimostra di essere un grande Paese e noi dobbiamo avere l’ambizione di essere un grande Paese».



CONSIGLIO UE, L’APPELLO DI LAGARDE (BCE)

Dopo il pranzo canonico al Quirinale prima degli appuntamenti internazionali, il Presidente Mattarella ha ribadito a Conte e ai Ministri impegnati nel Consiglio Europeo che si tratta di un’occasione «decisiva. Va ribadita la necessità che il passo deciso in avanti in direzione europeista e comunitaria mostrato in questi ultimi mesi non conosca battute d’arresto o addirittura retromarce». Nelle comunicazioni di ieri al Parlamento era stato lo stesso Presidente del Consiglio a sottolineare che non servono in questo momento storico «compromessi al ribasso», bensì occorre trovare un accordo al più presto, vantaggioso per tutti. Quest’oggi a margine della riunione della Bce dove sono stati confermati i piani PEPP da 1.350 miliardi di euro fino al prossimo anno almeno, la presidente Christine Lagarde ha commentato in vista del Consiglio Ue «il Consiglio Direttivo preme per sforzi maggiori e più tempestivi per preparare e supportare la ripresa. Noi pertanto approviamo con forza la proposta della Commissione UE sul Next Generation EU (il Fondo per la Ripresa o Recovery Fund ndr) dedicato alle aree e ai settori più colpiti dalla pandemia. E’ importante che i leader europei approvino rapidamente un insieme di misure ambiziose».