Non sono mancati i momenti di tensione al Festival dell’Economia 2020 di Trento durante l’intervento del premier Giuseppe Conte. Ospite anche Tito Boeri, ex presidente dell’Inps, che ha incalzato il presidente del Consiglio su diversi temi, a partire dal Recovery Fund. “Le linee guida sono di una vaghezza impressionante”, ha osservato Boeri, suscitando la reazione piccata del premier. “È chiaro che al momento sul Recovery Fund ci sono solo linee guida ora, ma è quello che ci ha chiesto l’Europa. Qualsiasi progetto dovrà essere realizzabile nei tempi concordati, ma il Recovery Plan è qualcosa di completamente diverso da ciò che avete visto finora”. A tal proposito, Conte ha spiegato che il Governo predisporrà una “struttura normativa, tecnica e di monitoraggio ad hoc, qualcosa che non abbiamo mai visto”. Quindi, non cambieranno solo le procedure, perché ci sarà “un assetto normativo ad hoc per il Recovery Fund”. Ma con Boeri lo scontro si è fatto più acceso quando è stato affrontato il delicato tema della scuola.



CONTE E IL SARCASMO CONTRO BOERI “NON SIAMO NELLE FIABE”

Abbiamo fatto un grandissimo lavoro per la scuola”, ha rivendicato il premier Giuseppe Conte. Poi si è rivolto direttamente a Tito Boeri: “Caro professore, non so la sua esperienza, forse è stata diversa dalla mia. Io ho avuto i supplenti dell’anno non prima di dicembre, addirittura a gennaio-febbraio per tutto il liceo. Quest’anno abbiamo avuto 40mila supplenti già immessi e altri 40mila si completeranno nel mese di ottobre”. Quindi con pungente sarcasmo ha proseguito: “Francamente chiedere in questo contento di avere tutti i supplenti dal 14 o 24 settembre significa vivere nel mondo delle fiabe. La scuola è un problema serio e lo stiamo affrontando seriamente”. Conte ha poi ripercorso quanto fatto in queste settimane. “Mi sembra che tutto si possa imputare alla ministra Azzolina meno che un disimpegno o uno scarso impegno”, ha detto poi difendendo la ministra dell’Istruzione.



Sono preoccupato per come è stata gestita la scuola in questi mesi”, ha però replicato Boeri, evidenziando le difficoltà emerse, a partire dai concorsi. “Farli con la pandemia è difficile. Durante il lockdown abbiamo distribuito dispositivi elettronici, abbiamo investito più di 100 milioni in attrezzatura informatica…”, la risposta di Conte. Poi ha sbottato: “Professor Boeri, mi creda, lei avrebbe fatto meglio, noi abbiamo fatto tantissimo, se vuole poi le mando la scheda puntuale”.

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