DOPO CAOS IN PUGLIA CONTE LANCIA “ULTIMATUM” A SCHLEIN: “CAMBI IL PD OPPURE…”

Dopo il ritiro in extremis dalle Primarie del campo largo a Bari e dopo lo scambio di accuse a muso duro con la leader Pd Elly Schlein, il Presidente del M5s Giuseppe Conte in una doppia intervista al “Corriere della Sera” e “Fatto Quotidiano” lancia ulteriori messaggi che suonano come degli ultimatum al Partito Democratico a due mesi dalle Elezioni di giugno. «Schlein cambi il Pd come aveva promesso, prima che il Pd cambi lei», attacca l’ex Premier non gradendo l’offesa ricevuta dalla Segretaria quando l’indomani dello “strappo” sulle Primarie baresi ha parlato di slealtà riferendosi al Movimento 5Stelle.



«Per noi non sono in gioco delle beghe tra partiti o tra leader, è in gioco la sostanza politica. Si tratta di rinnovare la classe dirigente per costruire qualcosa di diverso dall’Italia che non ci piace. Non possiamo fare spallucce e questo per noi vuol dire essere leali con i cittadini», rileva ancora Conte al “Corriere” per provare a fissare i punti chiave nell’alleanza ad oggi sempre più a rischio tra Pd e M5s. Con Schlein che ha confermato l’appoggio a Vito Leccese per le Comunali di Bari e con invece i grillini che restano sul “carro” di Michele Laforgia, la distanza dalla Puglia rischia di estendersi anche su altri fronti elettorali: «Con Elly non ci siamo sentiti, ma non ne facciamo una questione personale, basta con la rappresentazione dei litigi tra leader», prova a tagliare corto Giuseppe Conte non prima di ricordare però che nell’ultimo palco di Bari «Schlein ha scelto gli insulti». Nel colloquio con il “Fatto” il leader M5s spiega di esserci abituato, «si è aggiunta a Renzi e Calenda che mi insultano tutti i giorni. Ma non le permetto di offendere i cittadini che hanno contribuito a costruire il M5S tra i banchetti, senza avere dietro quel sistema mediatico di cui lei gode da leader del Pd».



CAMPO LARGO E COMUNALI BARI: IL “PIANO” DEL M5S DI CONTE E LE FRECCIATE AL PD

Il futuro dell’alleanza in casa Centrosinistra dopo la vittoria di Todde alle Regionali in Sardegna – non più di un mese fa – sembrava molto più prossimo di quanto poi non si è dimostrato con la sconfitta in Abruzzo e gli accordi saltati per le Regionali Basilicata, le Comunali a Bari e da ultimo le Regionali in Piemonte. Secondo Giuseppe Conte comunque il “campo largo” da costruire col Pd non è un tema che “dipende” dal M5s: a chi impovera i 5Stelle di allearsi con i dem solo quando i candidati sono grillini, l’ex Premier replica «è la cosa più ridicola e truffaldina che mi viene detta. Da quando lavoriamo col Pd sui territori credo che il 90% dei candidati alle elezioni locali abbia la tessera del Pd». Le sorti del campo largo dipendono perciò dalle scelte di Schlein & Co., ribadisce al “Corriere”: «non dipendono solo da noi, ma anche da quel che vorrà fare Schlein. Vuole perseguire gli impegni presi con la comunità che l’ha investita segretaria, per trasformare il Pd? O finirà trasformata dal Pd?».



Da ultimo, Conte affronta la “bega” di un’elezione a Bari dopo lo scandalo delle inchieste sui presunti voti di scambio, con il Centrodestra che potrebbe fare il “colpaccio” viste le fortissime divisioni evidenziate nella maggioranza di sinistra: scongiurando il fatto che non vi sarà un “terzo nome” per il candidato sindaco tra Laforgia e Leccese («Lo abbiamo atteso invano per mesi dal Pd. Chiedere al M5S di iniziare un nuovo balletto come in Basilicata, bruciando nomi di medici, avvocati e professori universitari, sarebbe surreale»), il leader M5s lancia una “frecciata” al Nazareno preannunciando importanti novità anche sull’alleanza per il Consiglio Regionale di Puglia dove Pd e M5s già governano assieme fin dal primo mandato di Michele Emiliano. «In settimana terremo una conferenza stampa per annunciare gli obiettivi che ci prefiggiamo di raggiungere in Regione Puglia, ma sicuramente si scriveranno nuove pagine. Affronteremo il tema di persona a Bari con il presidente Michele Emiliano.». Prossima uscita dalla maggioranza in vista perciò? Conte resta vago ma l’impressione è che voglia dare un’ulteriore “scossa” al già complicato rapporto con la segretaria Pd.