La posizione del Movimento 5 Stelle sulla guerra in Ucraina, e più in generale sull’atteggiamento nei confronti della Russia, è stato uno dei temi che i Verdi hanno voluto affrontare con Giuseppe Conte a Bruxelles. Il presidente M5s si è recato in Belgio per convincerli ad accettarli nel gruppo. A parlarne La Stampa, secondo cui si è trattato di un vero e proprio interrogatorio di quattro ore, al termine del quale non c’è stato alcun verdetto. “L’incontro è stato molto intenso, ma ora dobbiamo metabolizzarlo e discuterne tra di noi”, ha dichiarato il co-presidente degli ecologisti Philippe Lamberts.



Gli eurodeputati dei Verdi hanno posto diverse domande su tutti i temi; i più esigenti sarebbero stati i tedeschi. Ma tra le domande più insidiose ce n’è stata una che ha chiamato in causa il co-fondatore M5s Beppe Grillo e la sua influenza. Infatti, un eurodeputato tedesco ha chiesto spiegazioni all’ex premier sui post filo-russi comparsi sul blog del comico. “Il suo blog non è il blog del Movimento, non c’entriamo nulla”, la risposta di Giuseppe Conte.



CONTE E GRILLO, MA NON SOLO: LE DOMANDE DEI VERDI SUL M5S

La presa di distanza di Giuseppe Conte da Beppe Grillo è evidente. Lo dimostrano le sue recenti prese di posizione, così come le scelte compiute in Europa durante il suo impegno politico. Ma tra i Verdi ci sono eurodeputati alla seconda legislatura che ricordano bene l’esordio del co-fondatore del Movimento 5 Stelle a Strasburgo nel 2014 per sancire l’alleanza con Nigel Farage. Ma per Conte fa tutto parte del passato. “Mai più alleanze con l’estrema destra”, ha garantito. Lo ha detto anche per chiarire l’esperienza di governo con la Lega per giustificare la linea sull’immigrazione. Ci sono state domande, come riportato da La Stampa, anche sull’agenda ambientalista, sui temi sociali e sulle opacità relative alla democrazia interna. Il leader M5s ha chiarito che tra i pentastellati c’è la volontà di realizzare questo ‘matrimonio’ con i Verdi. Questo, tra l’altro, aprirebbe nuovi scenari in vista delle Europee dell’anno prossimo. Invece per gli ecologisti questa alleanza permetterebbe di ottenere una decina di seggi in più, anche a rischio di stravolgere gli equilibri interni, visto che storicamente è un gruppo dominato da tedeschi e francesi. I Verdi si riuniranno giovedì prossimo per prendere una decisione.

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