LA LETTERA DI CONTE AGLI ISCRITTI M5S CONFERMA LO STRAPPO CON GRILLO: “SI GUARDI AL FUTURO, PASSATO NON TORNA”

Se appena 24 ore dopo l’uscita di Beppe Grillo tesa a ribadire i pochi paletti che dovranno rimanere fermi nel M5s del futuro, il leader Giuseppe Conte se ne esce con una lettera ufficiale sul sito del Movimento dove non solo conferma il processo verso l’Assemblea Costituente ma anche ribadisce che «non si guarda al passato che non torna», ecco che chi parlava di ricucire lo strappo in casa 5Stelle ora potrebbe trovarsi in forte difficoltà.



«Dobbiamo affrontare questo percorso con coraggio e determinazione, guardando al futuro, senza indugiare in un passato che non ritorna»: così Conte sul sito del Movimento 5Stelle informa tutti gli iscritti sull’avvio della Assemblea Costituente, il processo politico che dovrebbe portare nei prossimi mesi ad un cambiamento radicale nella gestione e nelle scelte che il M5s si troverà ad affrontare. Il tutto appunto l’indomani della forte critica (e non è la prima, ndr) pubblicata da Beppe Grillo sul proprio blog a riguardo del “processo costituente”: il fondatore e Garante del M5s parla di tre pilastri che non possono essere rimossi dal futuro del partito, ovvero nome, simbolo e limite dopo il secondo mandato. Già ieri sera il capo politico Conte in una nota aveva risposto a distanza sottolineando come durante la fase costituente si potrà discutere di tutto per potersi «rifondare integralmente», ma dovranno essere gli iscritti a pronunciare senza che decidano «alcuni arbitrariamente e preventivamente di cosa si può discutere, su cosa si può deliberare».



COME SARÀ L’ASSEMBLEA COSTITUENTE DEL M5S: DATE, VOTI E SCADENZE

Riassumendo per sommi capi, a Grillo l’idea di un nuovo M5s sempre meno radicato alle origini e sempre più aperto ad un’alleanza “fluida” nel campo largo con il Pd non piace affatto; Conte invece tira dritto e con la lettera pubblicata sul portale del Movimento dimostra di voler tirare dritto senza tener conto dei “paletti” indicati dal Garante del M5s. Il percorso annunciato con l’Assemblea Costituzione è scandito da tre fasi in corso tra il 20 agosto e il 31 ottobre 2024: in primo luogo, si comincia con “l’ascolto dei bisogni” (fino al 18 settembre), per poi passare al “Confronto deliberativo” fino poi all’effettiva Assemblea Costituente tra il 19 e 20 ottobre.



Il processo costituente, scrive ancora Giuseppe Conte, «è il modo migliore per affrontare il crescente disimpegno dei cittadini verso la politica e la diffidenza e la disaffezione che molti di loro provano verso tutto ciò che riguarda la ‘res publica’». Rivendica il voler rimanere “scomodi” e “radicali” nelle decisioni, mettendosi tutti – compreso il capo politico (e, di conseguenza, anche il Garante) – in discussione sul proprio ruolo. Dopo la prima fase di contributi da mandare ai vertici del M5s sui consueti canali online, la seconda fase vedrà un primo confronto piuttosto intricato con «300 iscritti, estratti a sorte su un campione stratificato basato su equilibrio di età, genere e provenienza geografica, suddivisi in tavoli di lavoro» sulla piattaforma online. A quel punto ci sarà l’Assemblea vera e propria con partecipazione sia fisica che online, dove verranno mostrate tutte le proposte che avranno superato il vaglio delle prime due fai, con immediata votazione diretta. Si potrà votare dunque su tutto, dal cambio nome del Movimento al simbolo passando per le alleanze (forse) e i ruoli apicali interni: una vera “rivoluzione” o un fuoco di paglia destinato a concludersi con uno scontro intestino per chi rimarrà alla guida dei 5Stelle? Dopo l’Assemblea Costituente di fine ottobre, forse, avremo una risposta…