Il premier Giuseppe Conte si è dimesso, anzi no. La crisi di governo ai tempi dei social e delle fake news ci regala un nuovo aneddoto da raccontare ai posteri. Un giorno potremo infatti raccontare di quella volta che circolò la notizia delle dimissioni di Conte, attribuita all’agenzia di stampa AdnKronos, che poi ha smentito il lancio stesso, circolato con tanto di codice identificativo. Tutto è accaduto nel pomeriggio di oggi, giovedì 8 agosto. Dopo una mattinata di alta tensione, con il premier Conte che si è recato al Quirinale per conferire, probabilmente in maniera informale, con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. E così sono cominciate a circolare diverse fughe di notizie. «Atteso al Colle Giorgetti per il conferimento di un possibile mandato esplorativo, come si apprenderebbe da fonti del Quirinale», ma poi fonti interne all’esecutivo smentiscono la notizia. E poi: «Giuseppe Conte rimettere il proprio incarico di Presidente del Consiglio nelle mani del Presidente della Repubblica». Ma in questo caso interviene direttamente l’AdnKronos.
“CONTE SI È DIMESSO, ATTESO GIORGETTI AL COLLE” MA È FAKE NEWS
Di certo c’è che sono ore concitate per il governo italiano. Ma il fatto che tra parlamentari e giornalisti circolino note di agenzie di stampa che si rivelano poi fake news non è rassicurante. Il comunicato in questione tra l’altro proseguiva così: «Torno dai miei alunni, ha detto ai cronisti, che lo attendono per la conferenza stampa in tarda serata. Nel frattempo è atteso al Colle Giorgetti per il conferimento di un mandato esplorativo, come si apprende da fonti del Quirinale». Basta avere un po’ di dimestichezza con il diritto costituzionale per sapere che per prassi è impossibile che un premier si dimetta il pomeriggio e la sera il Capo dello Stato affidi l’incarico ad un altro premier. E infatti si tratta di fake news, come poi ha ribadito l’AdnKronos. «Risulta che in alcune chat di parlamentari e giornalisti circola una notizia, relativa alle dimissioni del premier Giuseppe Conte, attribuita all’Adnkronos che l’agenzia non ha mai diffuso. L’Adnkronos, a tutela della propria immagine e della professionalità dei suoi giornalisti, si riserva di adire le vie legali nei confronti degli autori della falsa notizia e di chiunque la diffonda in rete con il marchio Adnkronos».