L’Ageei, Agenzia di stampa specializzata in energia e infrastrutture, ha scoperto che all’interno del Pnrr erano stati inseriti dei fondi a favore degli influencer italiani, fortemente voluti da Giuseppe Conte durante il suo mandato nel 2021. La manovra venne approvata, peraltro, il giorno prima di quel 13 febbraio in cui l’attuale segretario del Movimento 5 Stelle lasciò definitivamente il suo posto a Mario Draghi.
Lo scopo dei fondi del Pnrr voluti di Giuseppe Conte a favore degli influencer, riporta Libero che cita l’indagine Ageei, era quello di promuovere e valorizzare “cultura e consapevolezza su temi e sfide ambientali”. In tal senso, “utilizzare gli influenzatori dei giovani” era vista come mossa migliore per “aumentare la consapevolezza sugli scenari di cambiamento climatico” educando soprattutto le più giovani generazioni a stili di vita “più sostenibili”, promuovendo “comportamenti virtuosi”. Per Conte gli influencer rappresentavano “un presupposto essenziale per affrontare con successo la transizione ecologica” ed erano, dunque, meritevoli di una buona fetta dei fondi del Pnrr.
Che fine hanno fatto i fondi Pnrr che Conte ha dato agli influencer?
Secondo l’Ageei, complessivamente Giuseppe Conte avrebbe stanziato a favore degli influencer green 24 milioni dei 236 miliardi del Pnrr. Ogni stanziamento era pari a “7mila euro” a progetto “omni-channel sulle tematiche di transizione ecologica”, con riferimento a “podcast, video per le scuole, documentari, long form“. Di quei 24 milioni, inoltre, 5 erano a favore di “influencer che facessero attività atta a promuovere le politiche verdi”. Grazie ai fondi del Pnrr stanziati da Conte per gli influencer green sono stati finanziati circa 3.500 progetti differenti.
Insomma, sulla carta sembra che sia filato tutto liscio, ma rimane da capire quali progetti sono stati effettivamente finanziati. Secondo Libero non ce n’è una reale traccia online, ma si possono, comunque, trovare gli elenchi dei beneficiari di quei fondi. Tralasciando i (pochi) grandi influencer e canali di approfondimento scientifico, molti nomi sono se non altro sospetti. Infatti, spiega Libero che non fa nomi, alcuni tra gli influencer che hanno ricevuto i fondi del Pnrr da Conte sulle loro pagine personali rimandano a siti per adulti, senza traccia di quella “cultura e consapevolezza su temi e sfide ambientali”. Insomma, 24 milioni elargiti senza alcun controllo, senza alcuna sponsorizzazione tra il grande pubblico e che, a distanza di tre anni, sembrano essere stati solamente sprecati.