Giorni duri per Giuseppe Conte, emergenza coronavirus ma non solo. Il premier è finito al centro dell’attenzione per l’attacco politico contro Salvini e Meloni nel corso della conferenza stampa per annunciare la proroga del lockdown. Incappando anche in fake news, il giurista ha attaccato i leader di Lega e FdI per la «disinformazione sul Mes». Un atteggiamento che non è piaciuto a molti, anche in casa Pd: «Un premier deve sempre rispettare l’opposizione, anche se Lega e Fratelli d’Italia non hanno mostrato nemmeno in queste circostanze sensibilità verso gli interessi nazionali», le parole del dem Luigi Zanda a La Stampa.
Zanda ha poi evidenziato nell’intervista: «Certamente la fragilità ci indebolisce. Ma c’è da chiedersi anche da dove derivi. Io penso che l’Italia e il Parlamento abbiano bisogno di cultura politica e che sia il premier a dover riempire questo vuoto. Gli suggerisco di andare meno in tv e più in Parlamento, gioverebbe molto alla sua autorevolezza. Sarebbe importante se venisse prima del consiglio europeo in Parlamento e facesse un discorso solenne, provando a indicare quale è la sua visione sul futuro e ascoltando cosa il Parlamento ha da dire».
CONTE NEL MIRINO DEL PD (MA ANCHE DEGLI ITALIANI)
Le parole di Giuseppe Conte dirette a Matteo Salvini e Giorgia Meloni hanno acceso il dibattito sui social network, ma non solo. Molti parlamentari hanno preso posizione ed il premier è stato bacchettato anche da Enrico Mentana. Ma anche gli italiani sono tutt’altro che soddisfatti delle dichiarazioni dell’esponente del Movimento 5 Stelle. I sondaggi politici di Antonio Noto per Quotidiano.net – voluti fortemente da Rocco Casalino, sottolinea Dagospia – evidenziano che le accuse ai leader dell’opposizione «di essere stati i registi a suo tempo di quegli accordi con l’Europa che oggi il governo sta cercando di superare» non sono state accolte di buon grado. Per precisione, in questo caso il 54% degli elettori l’ha definito fuori luogo. Una nota stonata rispetto al balzo in avanti nell’indice di gradimento: 45%, 7 punti percentuali in più rispetto a due mesi fa. Insomma, passo falso dello stratega Casalino…