A margine della primo giorno di Consiglio Ue a Bruxelles ieri sera il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha rilasciato una breve conferenza stampa in cui tutto è stato affrontato meno che i temi in teoria cardini di questo appuntamento europeo (Brexit, Recovery Fund e bilancio Ue), tanto per far capire il livello di apprensione ed emergenza che l’Italia vive nelle convulse ore dei primi mini-lockdown a livello territoriale. Dopo la furia della Ministra Azzolina contro la decisione della Regione Campania di chiudere tutte le scuole e ripristinare la didattica a distanza, anche il Premier Conte non fa trapelare grande entusiasmo per la nuova ordinanza regionale (comunque legittima perché inserita nella cornice normativa dell’ultimo Dpcm, ndr): «Chiudere così in blocco le scuole non è la migliore soluzione». Entrando nelle pieghe della discussione tra Regioni e Governo, Conte aggiunge «le singole regioni possono adottare misure più restrittive. Dico semplicemente, e faccio una prima valutazione, che chiudere subito in blocco tutte le scuole è una soluzione che sembra a portata di mano e molto facile». La ricetta per il Presidente è quella di «ragionare, parlare, collaborare con tutte le autorità territoriali, in primis con i presidenti delle regioni e i rappresentanti dell’Anci, perchè la nostra forza per affrontare questa difficile prova, questa nuova ondata è sempre quella di collaborare».



PUNTO STAMPA DEL PREMIER CONTE AL CONSIGLIO UE

Dalla Campania alla Lombardia, dove intanto è stata emanata una nuova ordinanza “ponte” fino al prossimo 19 ottobre in attesa del confronto oggi con il Cts regionale che dovrà illustrare le possibili nuove norme restrittive da adottare per fermare l’aumento esponenziale dei contagi (anche se per fortuna le ospedalizzazioni continuano ad aumentare ma per il momento senza stress emergenziali come a marzo-aprile). «Non mi aspetto un lockdown su Milano. In questo momento dobbiamo riporre fiducia nel comportamento di noi tutti, dei cittadini tutti insieme: perché quella è la nostra forza», sottolinea ancora Conte con i giornalisti nel giorno in cui avanzano “voci” da Palazzo Chigi che parlano di una completa esclusione di lockdown anche a Natale per volere del Premier Conte, che però parallelamente pensa a misure restrittive in “stile” Francia con possibili coprifuoco dalle ore 22 (ma su questo non ha commentato nelle finora continue conferenze stampa da Bruxelles). Poco fa prima dell’ultima riunione in plenaria del Consiglio Ue, Conte ha spiegato ai giornalisti fuori dall’aula di Bruxelles «Vogliamo scongiurare esito negativo della Brexit, ma purtroppo è nel novero delle possibilità. Sul Recovery Fund e il bilancio Ue prenderemo invece decisioni definitive nel prossimo Consiglio Europeo di dicembre; ieri sera abbiamo discusso della pandemia Covid per avere un coordinamento il più possibile europeo nonostante il rispetto delle normative nazionali. La fase acuta è tornata e ora è utile avere delle videoconferenze periodiche per poter aggiornarci su vaccini, terapie, resilienza dei sistemi nazionali, misure restrittive e controlli tra i Paesi».



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