Giuseppe Conte ha parlato per l’ultima volta da Presidente del Consiglio dimissionario prima dell’ingresso a Palazzo Chigi nei prossimi giorni di Mario Draghi: lo ha fatto in un’improvvisata conferenza stampa, o meglio di un “punto stampa” su un tavolino fuori da Palazzo Chigi senza alcuna domanda dei giornalisti e con durata integrale di 2 minuti e 30 secondi. «Desidero innanzitutto ringraziare il Presidente Mattarella: è stato interlocutore prezioso per i miei due mandati. Desidero ringraziare tutti gli amici della coalizione che hanno lealmente appoggiato i miei Governi», spiega Conte aprendo il suo brevissimo intervento.
Non appariva in pubblico in una conferenza stampa dal 30 dicembre, in “strada” il giorno delle dimissioni delle Ministre di Renzi mentre due settimane fa apparse in Parlamento per il discorso di fiducia alle due Camere. Oggi il “ritorno” per dare pochi ma netti messaggi alla politica: «Auguro a Mario Draghi il meglio possibile per il prossimo Governo».
CONTE BOCCIA IL GOVERNO TECNICO
Ma è nella seconda parte delle dichiarazioni alla stampa – qui sotto il video integrale – che Giuseppe Conte lancia le “bordate” più interessanti: «Io ostacolo a formazione di nuovo Governo? Chi lo dice è in malafede, i sabotatori cerchiamoli altrove», con riferimento indiretto ma chiarissimo a Matteo Renzi e Italia Viva, rei secondo Conte di aver fatto naufragare l’ipotesi di un Governo Conte-ter. Ha ringraziato Draghi e gli ha augurato buon lavoro ma allo stesso tempo ha bocciato l’idea di un Governo tecnico: «io ho sempre lavorato per il bene del Paese per poter formare un nuovo Governo che risolva tutte le urgenze dei cittadini. Auspico un Governo politico che sia solido e che abbia coesione per operare scelte politiche, le urgenze del Paese richiedono scelte politiche, non possono essere affidate a squadre di tecnici».
Infine il messaggio forse più “ambiguo” dal punto di vista politico, che apre a scenari di possibili ruoli da leader nel Movimento 5 Stelle e forse anche in una coalizione di Centrosinistra: «Io ci sono e ci sarò per il Movimento 5 Stelle: al Pd e LeU dico che dobbiamo continuare a lavorare tutti assieme per un’alleanza di sviluppo sostenibile». Fa discutere e non poco la modalità in cui è stata “improvvisata” la dichiarazione alla stampa nella piazzetta fuori da Palazzo Chigi con microfoni su un tavolino, giornalisti ammassati dopo esser stati convocati solo pochi istanti prima, con una dichiarazione che in un primo momento doveva tenersi in una sala interna con pochi giornalisti e che è stata trasformata in un “mini-show” che non pare essere piaciuto a staff di Palazzo Chigi e stampa presente.