Avevano chiesto nei giorni scorsi con lettera formale all’Ufficio Cerimoniale della Repubblica la possibilità di recare una corona di fiori all’Altare della Patria davanti al Milite Ignoto nel giorno del 2 giugno, Festa della Repubblica: ma il Governo Conte ha sostanzialmente impedito tale piccolo evento in forma privata richiesta da Meloni, Salvini e Tajani, i tre leader rappresentanti del Centrodestra. E così quel senso di “concordia nazionale” più volte rivendicato dal Premier Conte diviene sempre più in crisi: «Con la presente sono a comunicare che, in occasione della Festa della Repubblica, è intendimento dei rappresentanti del centrodestra italiano deporre una corona d’alloro al sacello del milite ignoto presso l’altare della patria il 2 giugno alle ore 11. La delegazione è composta da: onorevole Giorgia Meloni, senatore Matteo Salvini, onorevole Antonio Tajani e da due portatori di corona», così recitava la missiva spedita dal Centrodestra al Cerimoniale dello Stato.
Ma ieri sera la brusca e netta risposta da Palazzo Chigi vieta il “blitz” all’Altare della Patria (che era stato concordato ovviamente ad un orario diverso rispetto a quello ufficiale del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella): «Apprendo dalla stampa che sarebbe stata rigettata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri la nostra richiesta di deporre, insieme a Salvini e Tajani, una corona di alloro al Milite Ignoto, al termine della manifestazione che abbiamo organizzato per il 2 giugno», scrive indignata Giorgia Meloni su Twitter, «Al di là delle ragioni del diniego, che non conosco, è normale che ai giornalisti venga comunicato prima che a noi? Sono letteralmente scioccata dai metodi che Conte e la sua cricca utilizzano a Palazzo Chigi».
LA REAZIONE DI SALVINI E MELONI
La reazione della leader di Fratelli d’Italia è durissima e su Facebook pubblica tutto il materiale della richiesta e degli orari di risposta di Palazzo Chigi in merito alla corona da deporre al Milite Ignoto: ancora Meloni attacca il Governo e il suo Presidente del Consiglio «Qualcuno da Palazzo Chigi si è messo a chiamare tutti i giornalisti per raccontare che la richiesta era stata rifiutata perché la deposizione di fiori era considerata irrispettosa del Presidente della Repubblica che già la depone in rappresentanza di tutti». Non solo, secondo la Meloni «si è pensato che anche questo nostro gesto fosse un’occasione per fare propaganda contro di noi. Perciò lo staff del premier ha passato il pomeriggio a chiamare tutti i giornali per raccontare una versione che serviva a screditarci, senza che nessuno avesse mai parlato della questione con noi. Questi sono i metodi di Palazzo Chigi ai tempi della gestione Conte/Casalino».
Scontro totale insomma, con la breve risposta di Palazzo Chigi che si limita a scrivere «impossibilità tecnica di autorizzare, per la data in esame, una deposizione ulteriore a quella del Presidente della Repubblica». Per questo motivo l’intero Centrodestra, oltre alla manifestazione confermata senza bandiere e con distanziamenti e regole rigide da seguire sempre per il 2 giugno prossimo, intende organizzare eventi singoli in 100 città con iniziative simboliche. Tra queste anche la proposta della Lega giovani di raccogliere cibo per poveri e famiglie in difficoltà: scrive sui sociale Matteo Salvini «ci vietano di deporre una semplice corona all’Altare della Patria ma non potranno vietarsi di raccogliere beni alimentari per famiglie in difficoltà. Il 2 giugno in piazza in tutta Italia anche per la solidarietà» (qui i luoghi delle iniziative, ndr). Nel frattempo, in merito alla decisione del Governo, Salvini conclude «Alla faccia della democrazia…» mentre il n.2 di Forza Italia Antonio Tajani sottolinea «Il 2 Giugno è la festa di tutti gli italiani. Non servono autorizzazioni per celebrarla e per ricordare i caduti per la Patria».