Giuseppe Conte bacchetta le banche. In una informativa alla Camera, il presidente del Consiglio ha accusato gli istituti di essere i principali responsabili per il mancato accesso al credito garantito dallo Stato e non sono mancate le polemiche in Parlamento. Il premier ha spiegato: «Sento la sofferenza che cresce, che si diffonde nel Paese, avverto le ansie dei cittadini. La gravità e la profondità di questa crisi è una prova molto dura, dalla quale ci rialzeremo in fretta se ciascuno farà la propria parte ed il sistema bancario, che pure sta offrendo la sua collaborazione, può e deve fare di più. In particolare per accelerare le procedure necessarie ad erogare i prestiti coperti dalla garanzia pubblica». Il giurista ha poi tenuto ad evidenziare: «Le norme contenute nel decreto legge Liquidità consentono, nel caso di richieste inferiori a 25 mila euro, di erogare prestiti garantiti nel giro di 24 ore».



CONTE BACCHETTA LE BANCHE

Giuseppe Conte ha poi rincarato la dose contro il sistema bancario, trovando i fischi di alcuni settori dell’aula: «In alcuni casi sono state rispettate queste tempistiche, ma mi giungono molte segnalazioni che in molti altri casi questo non sta avvenendo. È essenziale per questo che le banche riescano ad allinearsi alle pratiche più efficienti, assicurando la liquidità garantita nei tempi più rapidi. Non possiamo tollerare che le imprese possano sentirsi private del denaro necessario per garantire la continuità economica delle proprie attività». In chiusura, Conte ha tenuto a precisare che si tratta «di una preoccupazione che ho condiviso anche con i presidenti di Confcommercio e Confesercenti».

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