Scontro Conte-Regioni Nord, capitolo 2: nel pieno dell’emergenza Coronavirus, dopo che addirittura ieri sera il Governatore della Lombardia Fontana ha annunciato l’auto quarantena per il virus preso da una sua collaboratrice in Regione, i media continuano a spingere sulla semi-rissa avvenuta nelle scorse ore con il Premier Giuseppe Conte. In un fuorionda pubblicato da Repubblica su conferenza stampa il 25 febbraio, lo scambio tra l’assessore Gallera e il Governatore lombardo è alquanto acceso: «Oggi mi ha mandato un messaggino di sostegno anche Renzi. Siamo arrivati proprio…», spiega Fontana a microfono spento, con Gallera che rilancia «è più forte l’odio di Renzi per Conte…» e Fontana lo incalza «esatto. Quando ha visto che ci ho litigato…». Il riferimento è ad un WhatsApp lanciato da Renzi nei giorni scorsi a Fontana dove esprime tutto il sostegno per l’emergenza Coronavirus e anche per lo scontro avuto con il Presidente del Consiglio. Poco fa arriva anche la conferma fotografica postata direttamente da Renzi su quel messaggino: «mi spiace per le tensioni. Se possiamo dare una mano ci siamo e ci sono. Ti abbraccio forte, Matteo Renzi». Nel tweet è lo stesso Renzi a commentare «Dopo lo scontro tra Lombardia e Governo ho chiesto unità e collaborazione. L’ho fatto per telefono con Conte, per messaggio con Fontana. Altro che retroscena e odio: collaborazione. Basta polemiche, almeno in emergenza!». Ieri in un retroscena sul Giornale, Minzolini aveva riportato anche un ulteriore commento di Renzi ai suoi sullo scontro Conte-Fontana «dare in pasto ai media la sanità lombarda e litigare con Fontana che sa governare davvero, a me sembra un errore madornale». (agg. di Niccolò Magnani)
Dopo lo scontro tra Lombardia e Governo ho chiesto unità e collaborazione. L’ho fatto per telefono con Conte, per messaggio con Fontana. Altro che retroscena e odio: collaborazione. Basta polemiche, almeno in emergenza! pic.twitter.com/McK2tq2blP
— Matteo Renzi (@matteorenzi) February 27, 2020
CORONAVIRUS, SCONTRO REGIONI NORD-PREMIER
Il premier Giuseppe Conte lo chiede a più riprese: bisogna collaborare per contenere il Coronavirus. Per riuscirci è importante anche uniformare i comportamenti nelle Regioni non coinvolte in maniera diretta. La situazione però è ingarbugliata, infatti resta la tensione sullo sfondo. Il centrodestra ritiene che Conte abbia prospettato un commissariamento delle Regioni per combattere in maniera unitaria la malattia. Ma c’è anche chi ipotizza che in questo scontro abbia un peso il fatto che le Regioni del Nord siano amministrate dal centrodestra: lo scontro è quindi di nuovo con la Lega? Se ne è tenuto lontano il governatore del Veneto, Luca Zaia, che ha lanciato messaggi assennati e rassicuranti. Non si può dire lo stesso di Alberto Cirio, governatore del Piemonte. «Il presidente Conte ha chiarito una frase che sembrava infelice. E io ho creduto fosse mio dovere dire che di commissariamento delle Regioni non se ne parla; semmai andrebbe commissariato chi ha sottovalutato l’emergenza per settimane». Ne parla a La Stampa, lanciando delle frecciatine al governo: «Non abbiamo voluto creare allarme ma nemmeno essere superficiali come è accaduto a Roma, dove per settimane si è sottovalutata la situazione».
RISSA CONTE-FONTANA: “VAFFAN*ULO, CIALTRONE”. INTERVIENE MATTARELLA…
Lo scontro tra Giuseppe Conte e le Regioni si è consumato in maniera significativa con la “rissa” tra il premier e il governatore lombardo Attilio Fontana, che ha costretto il Capo dello Stato Sergio Mattarella a intervenire per fare da paciere. La vicenda è stata ricostruita da La Stampa, secondo cui Conte avrebbe chiesto ai governatori di attenersi al coordinamento nazionale, pur comprendendo i timori al Centro e al Sud. Nella riunione Fontana è esploso quando il governatore pugliese Michele Emiliano ha puntato il dito contro la gestione lombarda dei protocolli. «Mentre medici e infermieri stanno a lavorare tu te ne vai in televisione dalla D’Urso», avrebbe detto al premier. Poi avrebbe interrotto la telefonata urlando: «vaffa… cialtrone» (una delle fonti del quotidiano ricorda «ciarlatano»). Solo l’intervento del ministro della Difesa Lorenzo Guerini, ex sindaco di Lodi, avrebbe convinto Fontana a tornare al tavolo. Intanto Conte aveva chiesto ai tecnici di uscire dalla stanza per chiarire e riportare la calma. Ma il governatore Fontana avrebbe avuto un colloquio con Mattarella, il quale gli avrebbe ribadito la necessità di evitare polemiche politiche. Così si è arrivati alla tregua.