Fa ancora rumore e molto il “disagio” provocato dal Decreto del 8 marzo sulle misure restrittive che di fatto chiudono la Lombardia e 14 province tra Veneto, Piemonte e Emilia Romagna per far fronte all’emergenza coronavirus: il Premier Conte nell’intervista odierna a Repubblica lancia due “attacchi” velati ma comunque pesanti sia contro la stampa in generale che ha diffuso la bozza del Dpcm già dal pomeriggio di sabato – creando panico e spingendo diverse persone ad abbandonare di fretta la Lombardia su treni verso il Sud Italia (con il rischio di propagare ulteriormente il Covid-19 in incubazione) – e sia contro un non ben precisato “protagonista” che avrebbe tra Ministri e Governatori dato la bozza in anteprima ai giornali. Non fa nomi, ma di certo difende l’operato di chi è stato visto come il principale colpevole del fattaccio, ovvero il capo della comunicazione di Palazzo Chigi Rocco Casalino: «non è stato P.Chigi a far circolare la bozza, A tarda sera, quando la bozza è stata inviata – come prevede la legge – ai ministri e ai presidenti delle Regioni, ci siamo ritrovati con un paese che discuteva di misure provvisorie su cui io stesso mi ero riservato di effettuare definitive valutazioni. D’ ora in poi adotteremo contromisure severe affinché situazioni del genere non si ripetano più. La riservatezza degli atti normativi in corso di formazione va tutelata al massimo grado». Questa mattina, dopo le accuse arrivate dalla Cnn che rivelavano in Attilio Fontana come colui che ha diffuso la bozza del Decreto, il Governatore della Lombardia ha pronto un esposto alla Procura per trovare chi davvero ha inviato quella bozza, indicando nel Governo il principale colpevole.



PREMIER CONTE “SONO NEGATIVO AL CORONAVIRUS” E CITA CHURCHILL

La lunga intervista a Repubblica è un concentrato di appelli e inviti alla calma in un momento dove la popolazione italiana giustamente è sotto pressione per l’emergenza sanitaria, economica e globale che il coronavirus fa pendere sulle nostre teste: spazzando via ogni possibile voce che si era diffusa nelle ultime ore, Giuseppe Conte conferma di essere negativo al Covid-19 avendo fatto da poco il tampone per Sars-Cov2. «I miei medici sono premurosi. Mi seguono con attenzione e ho piena fiducia in loro», spiega il Presidente del Consiglio che poi cita Churchill per definire meglio l’epoca che stiamo passando «In questi giorni ho ripensato ad alcune vecchie letture, a Winston Churchill. Questa è la nostra ‘ora più buia’. Ma ce la faremo». In merito alle durissime misure prese nel Dpcm dell’8 marzo, Conte conferma la linea pesante contro chi contravverrà alle disposizioni: «il Nord non è propriamente una zona rossa, perché non abbiamo posto un divieto assoluto di ingresso e di uscita tra le due grandi aree del paese. Abbiamo però introdotto delle limitazioni alla circolazione delle persone, che valgono anche all’interno dell’area settentrionale. Tutti sono invitati a diradare le occasioni di trasferimento, limitandole a esigenze lavorative, a casi di necessità e a motivi di salute».

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