LA “GUERRA A 5STELLE”: NUOVO SCONTRO ALL’ORIZZONTE DOPO LE PAROLE DI BEPPE GRILLO (SE CONFERMATE)

«Conte vuole farmi fuori dal Movimento 5Stelle»: se le parole riportate dall’ANSA di Beppe Grillo fossero confermate avremmo di fronte una “pre-guerra” in casa M5s da qui a fine ottobre quando l’Assemblea Costituente dovrà decidere se e come rivoluzionare il futuro del partito fondato a suo tempo da Gianroberto Casaleggio e dallo stesso Grillo. Intendiamoci, che non tiri buona aria fra il Presidente Giuseppe Conte e l’ex comico non servivano le «fonti qualificate vicino a Grillo» per scoprirlo: lo scontro che vi stiamo documentando ormai da settimane vede due posizioni ben nette e distinte, destinate ad una scissione se non interverrà una riconciliazione sorprendente nelle prossime settimane.



Lo scambio di “voci” degli ultimi giorni con la possibilità di un incontro a breve per tentare di trovare una quadra circa il voto in Costituente (e circa i “tre paletti” indicati dal Garante del M5s su cui ha già promesso battaglia legale se dovessero essere cambiati dall’Assemblea degli iscritti, ovvero nome, simbolo e vincolo dopo il secondo mandato) sembrava aver dato una ripresa alla diplomazia “grillina-contiana” in casa 5Stelle. Quanto invece emerso dalle fonti riportate dall’ANSA nella serata di domenica fa scivolare lo scontro a vera e propria “guerra politica”: «il Presidente Conte vuole farmi fuori dal M5s», avrebbe detto ai suoi il fondatore dei 5Stelle. Non solo, Grillo sarebbe del tutto infastidito per una lettera che lo stesso Conte gli avrebbe inviato negli scorsi giorni considerata «ai limiti del ricatto».



GRILLO VS CONTE, LA RESA DEI CONTI VERSO LA COSTITUENTE DI OTTOBRE 2024: GLI SCENARI DOPO OGGI

Una lettera di cui al momento non si sa nulla, non si sa cosa vi sia scritto e se banalmente sia vera: quello che è certo è che le fonti mandate in giro (probabilmente) dallo stesso Beppe Grillo all’ANSA si dicono certe che qualora tale missiva fosse resa pubblica potrebbe rappresentare un serio problema per il Presidente Giuseppe Conte. Occorre capire quale piega ora prenderà la vicenda dato che già gli scenari in casa M5s sono “burrascosi” da tempo, se si aggiungesse la pubblicazione di una presunta lettera inviata da Conte e Grillo con un «presunto ricatto» inserito ecco che il “banco” potrebbe saltare anche ben prima dell’Assemblea Costituente di fine ottobre.



Rimanendo su quanto rivelato dalle fantomatiche fonti grilline, oltre ai temi arci-noti richiesti dal Garante sul regolamento interno del Movimento, a Grillo non sarebbe piaciuto affatto la presenza di Conte sul palco della festa di Alleanza Verdi e Sinistra per la “foto opportunity” con il parterre del “campo largo progressista”. Il dialogo e la successiva foto a suggellare l’alleanza di sinistra avrebbero fatto scattare l’ex comico, convincendolo a diffondere il proprio malessere pubblicamente: sul palco con Conte v’erano i leader di AVS Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, ma soprattuto la segretaria del Pd Elly Schlein. Uno dei punti di contestazione di Beppe Grillo è proprio sul rischio di subalternità che il M5s potrebbe pagare ai danni del Pd in caso di “campo largo” come collocazione politica nel prossimo futuro. Nello specifico – concludono le fonti dell’ANSA – la scelta di stringere un asse così stretto con Pd e AVS non sarebbe stata richiesta per nulla da Conte alla platea di iscritti 5Stelle: «viene esclusa la Comunità 5 Stelle? E poi sarei io il padre padrone?», avrebbe lamentato Grillo ricordando come l’ex Premier si fosse rivolto con questi termini in una delle recenti risposte a distanza sulle istanze poste dall’attuale Garante M5s.