I conti bancari di alcune persone sono stati improvvisamente chiusi perché i loro proprietari hanno “standard etici non conformi” a quelli dell’istituto di credito. È accaduto, come ricostruisce La Verità, a oltre 300 mila persone nel Regno Unito e negli Stati Uniti. Il caso più eclatante, di cui si sta discutendo in queste ore, è quello del conduttore televisivo ed ex politico britannico Nigel Farage con la Coutts Bank, ma pare che ce ne siano molti altri.



“Sospendere un conto per le opinioni politiche del titolare è chiaramente contro la legge e non dovrà più accadere”, ha commentato il Ministro delle Finanze Jeremy Hunt. La vicenda tuttavia sembrerebbe avere scoperchiato un vaso di Pandora. Nigel Farage infatti ha aperto un sito in cui ha raccolto le testimonianze di coloro che, come lui, sono stati debankati. Tra questi ci sono il giornalista Simon Heffer, suo amico e attenzionato dalla banca in quanto tale, e Dominic Lawson, il figlio dell’ex Cancelliere dello Scacchiere Nigel Lawson, il quale ha avuto difficoltà anche a trovare una banca disposta ad aprire un conto alla sua bambina, che ha la sindrome di Down. Nella lista, ancora, ci sono Stuart Campbell, blogger indipendentista scozzese, e il reverendo Richard Fothergill. Negli Usa è toccato invece a Toby Young, attivista della libertà di espressione.



Conti bancari chiusi per “standard etici non conformi”: migliaia di casi in Uk e Usa

Giornalisti, influencer, preti e non solo. Ad accomunarli c’è l’essere dei cosiddetti Pep, ovvero persone politicamente esposte poiché contrari alla cultura woke e in generale dissonanti rispetto al pensiero comune attualmente diffuso. È per questo motivo che le banche hanno deciso di cancellare i loro conti bancari, chiusi senza avvertimenti né prove di illeciti dietro ad una banale motivazione che rimanda a degli “standard etici non conformi”. Una censura del tutto illecita che viene mascherata dietro l’etica aziendale. Il fenomeno sembrerebbe essere preoccupante, oltre che sempre più in espansione.



Le banche britanniche, secondo i dati riportati dal Daily Mail, stanno infatti chiudendo più di 1.000 conti al giorno. In totale sarebbero ben 350.000 quelli scomparsi in un solo anno. Nel 2016 invece erano stati soltanto 50.000. A farne le spese non sono soltanto privati, bensì anche aziende ed enti di beneficenza che non ci stanno e denunciano. È da capire adesso come si comporteranno i Governi di Regno Unito Stati Uniti per mettere un punto alla querelle.