Ma perché in Italia avere un conto corrente costa così tanto? E soprattutto, quanto costa avere un conto corrente? Si tratta di una necessità per i contribuenti, anche in considerazione del fatto che la legge di bilancio 2021, ha garantito la detrazione IRPEF soltanto a coloro che effettuano il pagamento delle spese in modalità tracciata. Eppure l’aumento dell’inflazione a causato anche un incremento del costo del denaro che, a sua volta, ha causato anche un incremento del costo della tenuta di un conto corrente.



Conto corrente in Italia: quanto costa

Parliamo di 200 euro per un privato all’anno oppure di 400 euro se si tratta di un’azienda. Per questo motivo moltissimi utenti hanno deciso di abbattere i costi chiudendo il conto corrente e aprendo direttamente carte prepagate e libretti postali. In alcuni casi, gli utenti hanno preferito anche l’apertura di conti correnti all’estero, ma questi, come abbiamo visto dovrebbero essere tassati con l’imposta i wafer se la tenuta del conto è superiore a 15.000 euro. Per quanto concerne il costo vivo di un conto corrente in Italia, questo viene sostenuto attraverso l’imposta di bollo di 34,20 euro all’anno oltre a imposte e spese di ogni tipo e comunicazione postali a domicilio che consentono di arrivare presto a questa cifra. Per tutti i condomini e le imprese però il costo raddoppia.



Conto corrente in Italia: le alternative

Quindi non è assolutamente vero che in Italia non costa nulla avere un conto corrente, ma è vero che esistono delle banche che offrono il conto corrente gratuito, ma soltanto ad alcune condizioni. Per questo motivo moltissimi italiani hanno deciso di aprire comodamente online un conto corrente in altri paesi dell’eurozona come la Germania, la Francia, la Spagna e l’Olanda. La Svizzera però costa di più, non sempre perché alcune banche offrono il conto corrente anche con soltanto 40 franchi, Ma sempre a determinate condizioni. Moltissimi altri italiani hanno preferito aprire carte prepagate che con l’IBAN che sostituiscono in tutto e per tutto le banche. Questa tipologia di prodotto finanziario però si presta maggiormente a coloro che non hanno un saldo troppo ampio.

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