Conosciamo tutti i costi del conto corrente bancario e comprendiamo che non sempre è utile possederli, anche se esistono degli istituti di credito che offrono conti correnti a costo zero. Ma conviene aprire una linea di credito in banca ad un minorenne? E se sì quali sono i vantaggi?
Conto corrente minori: due tipologie di linee di credito
Salvo i casi in cui si tratti di minori di età superiore ai 16 anni e quindi in età dal lavoro, che svolgono regolarmente un’attività retribuita oppure nel caso si tratti di minori che ricevono paghette sostanziose dei genitori e decidano di depositare i soldi messi da parte in banca, in questo caso si potrebbe pensare ad aprire un conto di risparmio.
I conti corrente per i minori vanno distinti in due categorie: quelli destinati ai minori al di sotto dei 12 anni che sono dei veri e propri conti deposito o libretti di risparmio postale.
Poi abbiamo i conti destinati ai minori di età superiore ai 12 anni e fino ai 17 anni. Questi possono essere realmente gestiti con la supervisione di un maggiorenne.
Conto corrente minori: serve la firma del genitore
In tutti i casi il minorenne non può aprire un conto corrente a suo nome, ma dovrà avvalersi della firma dei genitori.
Esistono dei documenti che vanno necessariamente presentati vale a dire il documento di riconoscimento sia del minore che quello del genitore.
Inoltre occorre il documento che attesti la patria potestà del maggiorenne.
Il vantaggio di aprire un conto corrente ad un minorenne è quello di insegnargli a mettere da parte i propri risparmi in vista di eventi futuri. L’educazione e la progettualità e al risparmio infatti potrebbe costituire uno dei più grandi insegnamenti per i minorenni che hanno obiettivi ambiziosi nella vita.