Novità sui contratti a termine, che prevedono la conversione in un “tempo indeterminato” laddove il datore di lavoro decida di rinnovare l’accordo entro 60 giorni rispetto a quando scade il primo. Ad averlo stabilito è l’ultima sentenza della Corte di Cassazione (la numero 25856).

L’ultima sentenza risalente al 27 settembre, mira ad apportare delle modifiche all’attuale Decreto Legislativo 81/2015. L’obiettivo è quello di limitare l’utilizzo eccessivo dei contratti di lavoro a termine, che nel lungo termine possono causare un aumento del precariato.



Contratti a termine: nuove tutele a favore dei lavoratori

La Corte di Cassazione cambia la norma sui contratti a termine. Il Decreto attuale prevede:

Il termine del contratto a tempo determinato può essere prorogato con il consenso del lavoratore, soltanto quando la durata iniziale del contratto è sotto ai 24 mesi e, comunque, per un massimo di quattro volte nell’arco di due anni (24 mesi), a prescindere dal numero dei contratti. Qualora il numero delle proroghe sia superiore, il contratto si converte in contratto a tempo indeterminato dalla data di decorrenza della quinta proroga (articolo 21).



Se i contratti a termine proposti sono in un lasso di tempo molto vicino tra loro (entro 60 giorni rispetto alla prima scadenza) allora scatta la conversione nel tempo indeterminato.

Contratti a termine illeciti

Ma oltre alla quantità di contratti a termine sottoscrivibili e al termine entro cui proporne uno nuovo, l’attenzione deve ricadere anche su quelli illegittimi. Anche su quest’ultimi la Cassazione è intervenuta in diverse occasioni punendo il datore di lavoro.

Nel caso un contratto a termine sia illecito ed è prossimo alla conversione in un tempo indeterminato, al lavoratore spetta il diritto di ottenere una indennità sotto forma di risarcimento onnicomprensivo (la cui cifra è compresa tra le 2,5 e le 12 mensilità da calcolare sull’importo tenuto in considerazione per il TFR).



Si attende l’ufficialità del decreto Salva Infrazioni contenente le novità del settore ed eventuali cambiamenti certi da approvare.