I contributi di maternità possono essere accreditati automaticamente dall’INPS ai fini del raggiungimento dei requisiti anagrafici e contributivi per la pensione di vecchiaia. Perché ciò avvenga c’è la necessità di avviare una richiesta formale, regolata da una procedura standard, secondo la legislazione italiana sulla previdenza sociale.
Contributi maternità gratuiti: in cosa consistono e come vengono attribuiti
La possibilità di ottenere questo accredito avviene sia durante il congedo maternità nel corso del lavoro che al di fuori di quest’ultimo. La possibilità è riservata alle madri con almeno 5 anni di contributi effettivi.
Questa formula consente di includere i periodi di congedo maternità ai fini del computo contributivo relativo alla pensione, richiedendo una procedura per recuperare questi contributi figurativi.
Se però il riscatto della laurea è spesso soggetto al pagamento di un importo (sebbene agevolato), questo accredito viene fornito dall’Inps nella totale gratuità.
Si tratta però di una procedura soggetta a requisiti specifici e regolato dall’articolo 2, comma 504, Legge 24 dicembre 2007, n. 244.
Contributi maternità gratuiti: i vantaggi per la politica di medio e lungo termine
Dal momento che il sistema previdenziale del futuro rischia di entrare ancora più in crisi proprio per la denatalità, una misura di welfare previdenziale come quest’ultima assume una grandissima importanza per la politica economica di medio-lungo termine.
La legislazione previdenziale italiana prevede il riconoscimento di contributi figurativi per un periodo di 5 mesi, corrispondente al congedo obbligatorio delle lavoratrici dipendenti.
Questo congedo, che spazia da 2 mesi prima a 3 mesi dopo il parto (talvolta esteso a un mese prima e quattro mesi dopo), concede contributi figurativi senza alcun costo, a differenza dei contributi obbligatori.
Questi contributi risultano utili per l’ottenimento della pensione o il calcolo dell’assegno mensile, attribuiti durante periodi di assenza dal lavoro per varie circostanze, tra cui la maternità, malattia, servizio militare o donazione sangue.