Il Dl Ristori Bis ha introdotto una serie di agevolazioni a sostegno di quei settori interessati dalle misure restrittive previste dall’ultimo Dpcm dello scorso 3 novembre, ampliando i destinatari del beneficio e aumentando il relativo ammontare per determinate categorie. Nel dettaglio, il Decreto Ristori, come evidenzia Bergamonews.it, ha previsto il riconoscimento di un contributo a fondo perduto che ha come scopo quello di supportare le attività maggiormente coinvolte dalle restrizioni e che rispondono a determinati requisiti. Questi sono: partita IVA attiva al 25 ottobre; attività svolta secondo quanto previsto dal decreto e identificata tramite codici ATECO e registrazione di una riduzione del fatturato di almeno il 33% nel mese di aprile scorso rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. Grazie al Dl Ristori Bis, ad ogni attività che ne ha diritto è previsto il riconoscimento di una quota variabile dal 100% al 400% del contributo previsto dal Decreto Rilancio.
CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO, DL RISTORI BIS: NUOVE CATEGORIE COINVOLTE
Rispetto all’ammontare del contributo a fondo perduto, questo è rappresentato dal 20% della perdita di fatturato per soggetti con ricavi o compensi non superiori a 400mila euro; 15% della perdita per soggetti con ricavi e compensi tra 400mila e 1 milione di euro e 10% per ricavi superiori a 1 milione di euro. Il Dl Ristori Bis ha contribuito anche ad ampliare le categorie di attività destinatarie del beneficio e un innalzamento della percentuale del contributo per determinate attività nonché un ulteriore contributo per le attività che si trovano nella “zona rossa”. In merito alle nuove categorie alle quali è riconosciuta una percentuale del 50%, si fa riferimento a internet point e attività di ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi d’asporto. Una quota del 100% riguarda fotoreporter, lavanderie industriali e corsi di danza, mentre del 200% corsi sportivi e ricreativi, le attività delle guide alpine, i musei, le biblioteche, gli orti botanici. Innalzate dal 150% al 200% le percentuali relative al contributo per gelaterie, pasticcerie, bar e alberghi che si trovano nelle zone rosse e arancioni.