Contro 4 bandiere, diretto da Umberto Lenzi

Mercoledì 3 gennaio, nel pomeriggio di Rete 4 alle ore 16,45, verrà trasmesso il film di guerra del 1979 Contro 4 bandiere, una produzione italiana, francese e spagnola. La macchina da presa è affidata a Umberto Lenzi, regista toscano e scrittore, esperto del genere polizziottesco, con pellicole diventate cult come Roma a mano armata, Milano odia: la polizia non può sparare e Napoli violenta. Hanno collaborato alla realizzazione del film alcuni professionisti del calibro di Riz Ortolani per le musiche, Luciano Saragoni per i costumi, Giovanni Corridori per gli effetti speciali e José Luis Alcaine per la fotografia, già insignito per ben cinque volte con il premio Goya.



Il protagonista del film è George Peppard, l’indimenticabile John “Hannibal” Smith della serie televisiva A-Team, che riscosse tanto successo in tutto il mondo negli anni ’80. Completano il cast Horst Buchholz, George Hamilton, Anny Duperey e l’attrice francese e modella Capucine.

La trama del film Contro 4 bandiere: la guerra divide per sempre un gruppo di amici

Le vicende di Contro 4 bandiere si sviluppano nella città di Parigi e il riferimento temporale è rappresentato dai giorni immediatamente precedenti allo scoppio della seconda guerra mondiale. I protagonisti sono sei amici, che fanno parte della medesima società di canottaggio e si riuniscono per mangiare in un piacevole ristorante che si trova proprio sulle sponde della Senna.
L’unica donna è Fabienne ed è di nazionalità francese. Insieme a lei ci sono Brett e Ray, entrambi statunitensi, con quest’ultimo che è uno scrittore. Il gruppo è composto, inoltre, da un tedesco di nome Jurgen, da un inglese che si chiama Dick e da un ex legionario canadese che si chiama Maurice.



La guerra è alle porte e il gruppo di amici è pienamente consapevole del futuro molto teso che si profila all’orizzonte. Per stemperare la tristezza, si promettono di ritrovarsi nella stesso posto e giorno per l’anno successivo. La seconda guerra mondiale è imminente e siamo nell’agosto del 1939.

L’anno dopo, è Jurgen l’unico che arriva sul posto. Il tedesco è rimasto innamorato di Fabienne e si presenta con un abbigliamento particolare, ovvero la divisa militare della Wehrmacht.
La separazione con gli altri è inevitabile, con Maurice e Dick che sono scappati verso il Regno Unito, combattendo nelle zone dell’occupazione e trovandosi a Londra. Fabienne è sparita e si è arruolata negli schieramenti della resistenza, dunque le ideologie e le contrapposizioni si fanno sempre più insistenti. Brett, invece, ha fatto ritorno negli Stati Uniti d’America. La sorte peggiore è toccata a Dick che, nell’ambito delle operazioni relative allo sbarco in Normandia, è rimasto ucciso.



È chiaro che tutti i protagonisti hanno avuto un ruolo diverso durante la seconda guerra mondiale, con aspettative spesso divergenti e con episodi certamente indimenticabili per le difficoltà che hanno dovuto affrontare.
Il gruppo riuscirà a ritrovarsi soltanto nel 1944, quando ormai il conflitto è terminato. Le sorprese, però, non finiscono e saranno soltanto Maurice e Brett a rispettare l’appuntamento, oltre a Fabienne che è riuscita quasi miracolosamente a sfuggire all’arresto che la Gestapo aveva ordinato nei suoi confronti.
Jurgen non c’è più perché è deceduto durante le ostilità, mentre Dick è ormai ricordato come una figura di eroe. C’è anche la figlia di Ray che, nel frattempo, si è ammalato gravemente di cancro ed è dovuto rimanere in Inghilterra…