L’ANNUNCIO DEL MINISTRO DELLA DIFESA UCRAINA: “LA CONTROFFENSIVA È PRONTA”
«La controffensiva dell’Ucraina è in dirittura di arrivo, è tutto pronto»: l’annuncio arriva ancora una volta dal Ministro della Difesa di Kiev, Oleksii Reznikov, durante una lunga intervista con la tv locale della capitale. Dopo mesi di stallo le ultime settimane hanno visto purtroppo un ulteriore “riaccendersi” delle tensioni con l’esercito russo che prosegue nella serrata di missili sulle città ucraine e con le forze militari di Kiev che rispondono con sabotaggi e forcing nel Donetsk, non solo a Bakhmut.
«Stiamo tagliando il traguardo, quando possiamo dire che sì, è tutto pronto», ha detto ancora il Ministro della guerra del Governo Zelensky, confermando quanto già sottolineato dai partner occidentali nei giorni scorsi sull’imminente controffensiva dell’Ucraina contro il nemico invasore, «Lo Stato maggiore – ha aggiunto Reznikov -, in base alla situazione sul campo di battaglia, deciderà come, dove e quando. Tutto deve essere valutato e pianificato». Secondo il Ministro della Difesa ucraina vi sono tre fattori chiave perché la controffensiva abbia pieno successo: «la disponibilità di armi, militari preparati e addestrati che conoscono il loro piano e garantire all’offensiva tutto ciò che è necessario». Zelensky intende liberare completamente la Crimea, penisola ucraina invasa e controllata dalla Russia fin dal 2014, e per farlo chiede la piena collaborazione dell’Occidente e pure della Nato con la quale si intensificherà il dialogo per un eventuale ingresso nell’Alleanza durante il prossimo meeting di Vilnius in luglio.
BOMBA SU TRENO RUSSIA A BRYANSK: DERAGLIA CONVOGLIO MERCI, COSA È SUCCESSO
Se l’Ucraina si prepara ormai da settimane alla controffensiva di certo la Russia non è rimasta “ferma” durante i mesi rigidi invernali: rifornimenti di mezzi e munizioni sono ormai all’ordine del giorno per l’esercito di Putin, mentre prosegue senza sosta il lancio quotidiano di missili e raid contro diverse regioni dell’Ucraina. Solo nelle ultime 48 ore sono state colpite le città di Kramatorsk, Kostiantynivka e Pavlohrad nella regione di Dnipropetrovsk, mentre nella regione di Kherson controllata ancora dagli ucraini si intensificano gli attacchi con droni: rimasta invece per il momento incolume Kiev, protetta da sistema anti-raid neutralizzati sempre dai droni.
A far parlare oggi però è quanto avvenuto nella regione di Bryansk, in Russia dove un treno che trasportava carburanti è deragliato per l’esplosione di una bomba piazzata sui binari. Secondo il governatore della regione, Alexander Bogomaz, si è trattato di un atto di sabotaggio da parte dell’Ucraina: «il treno è deragliato per l’esplosione di un ordigno collocato sui binari», spiega il governatore. 60 convogli merci deragliati e collassati all’esplodere dell’ordine: si parla già di attentato anche se vittime non ve ne sono state. La notizia arriva nella stessa regione, per l’appunto Bryansk, dove solo ieri ci sono stati 4 morti per bombardamento di droni ucraini in costante “forcing” dopo l’incendio doloso del deposito di petrolio lo scorso 24 aprile.