All’inizio dello scorso mese si faceva un gran vociare attorno alla controffensiva che l’Ucraina stava preparando contro la Russia e che avrebbe, potenzialmente, potuto ribaltare completamente le sorti del conflitto che procede da oltre un anno e mezzo. Eppure, a distanza di circa 48 giorni dall’annunciato inizio delle azioni militari offensive di Kiev, che miravano a rompere le difese del Cremlino, per riconquistare parte dei terreni persi, sembra che non si sia fatto alcun passo avanti. Lo dimostra, tra le altre cose, anche il fatto che non si parli più della controffensiva dell’Ucraina, non è più stata citata da Zelensky, e neppure dagli alleati, ma solamente da Putin e dai suoi fedelissimi, per sottolinearne l’inefficacia.



Cosa sta andando storto nella controffensiva dell’Ucraina

Insomma, l’Ucraina voleva dare il via ad una vastissima controffensiva che avrebbe rotto le difese russe, ribaltando le sorti del conflitto. Allo scopo, gli alleati si sono premurati di fornire a Kiev tutto il necessario, tra carri armati d’assalto all’avanguardia, razzi e missili estremamente precisi, ma anche bombe a grappolo ed impreziosite con uranio impoverito. Ora, però, esclusi gli esplosivi, tutto giace immobile, fumante e distrutto negli sterminati campi dei territori ucraini, senza che alcuna difesa sia stata veramente rotta.



Secondo un’analisi condotta da Repubblica, il più grosso errore commesso dall’Ucraina per la sua controffensiva è stato quello di aver sottovalutato l’importanza di quelle figure chiamare geni guastatori, o anche genieri d’assalto. Figure centrali nelle guerre, solo coloro che sfidando apertamente il nemico si muovono nei punti critici, aprendo brecce, piazzando ponti e disattivando le mine anticarro. Le figure che, insomma, permisero lo sbarco in Normandia degli alleati, tagliando le barricate e permettendo di mettere piede sulla spiaggia di Omaha Beach. Ora, i geni guastatori sono stati sostituiti con mezzi blindati, carri armati in grado di far saltare in aria le mine, istallare ponti e permettere il rimorchio dei carri d’assalto danneggiati, prima della loro distruzione. Ma tra gli alleati della Nato, nessuno ha fornito all’Ucraina questi avanzatissimi carri, fondamentali per la controffensiva, e secondo Repubblica, il motivo è che nessun esercito è disposto a separarsi da armamenti centrali in qualsiasi guerra, specialmente quando l’ordine mondiale è minacciato.

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