Ora che l’Italia ha vissuto per la prima volta una florida stagione di welfare grazie ai fondi concessi dalla Commissione Europea per combattere la crisi dovuta alla pandemia e, successivamente, alla crisi Ucraina, recuperare eventuali somme è diventata una priorità per lo Stato.
Controlli del Fisco: controlli automatici ovunque
Quindi il fisco si sta incallendo con i controlli automatici, tra questi anche gli scontrini al supermercato che sono trattati alla stregua di una importante spia relativa all’evasione fiscale. Le nuove tecnologie informatiche dunque sono in grado di accertare eventuali spese extra all’interno dei supermercati oppure in altri negozi.
Presi di mira anche i prelievi al bancomat, volti a fare acquisti extra in contanti. La somma di tutte queste attività potrebbe indicare una spesa eccessiva da parte di una famiglia che ha dichiarato una situazione economica incongruente con il proprio stile di vita.
Controlli del Fisco: incroci con l’anagrafe dei conti correnti
Si tratta di analisi automatiche rese possibili da tecnologie informatiche connesse alla super anagrafe dei conti correnti, quest’ultima collegata ad un software dotato di intelligenza artificiale.
I controlli avvengono in maniera casuale, oppure attraverso elementi spia: acquisti eccessivi in gioiellerie, prelievi frequenti e superiori a €2000 mensili, pagamenti in contanti superiori a €1000.
Nel caso in cui il contribuente, una volta beccato dal software, non riuscisse a motivare il perché di certe spese e comportamenti, potrebbe incorrere in multe salate. Questo è il motivo per cui si consiglia di conservare fino alla fine dell’anno fiscale tutti gli scontrini della spesa.