La Guardia di Finanza ha promesso nuovi controlli sulle partite IVA e su tutte le tipologie di frodi fiscali, dopo l’esperienza del 2022, dove il monitoraggio delle partite IVA ha evidenziato 3,7 miliardi di crediti inesistenti, saranno potenziate le banche dati interoperabili e l’uso sperimentale dell’intelligenza artificiale. Lo Stato potenzia il suo arsenale di controllo per monitorare anche la minima distrazione. A dirlo è Giuseppe Arbore, generale al vertice del terzo reparto operazione della Guardia di Finanza, che ha anticipato la circolare numero 1 con le linee operative delle fiamme gialle.



Controlli partite iva: 3,7 miliardi di crediti inesistenti per ridurre quelli veri

Come dichiarato da Giuseppe Arbore a Italia oggi, la riduzione del tax gap rientra negli obiettivi a sostegno delle misure del Piano Nazionale resistenza e resilienza attraverso due linee direttrici: “Sostenere l’azione di compliance e contrastare i fenomeni più gravi di frodi dove meglio si può esprimere l’azione investigativa della Guardia di Finanza“. Inoltre l’arma intende anche “contrastare le frodi doganali in materia di accise oltre a evidenziare le operazioni illecite sulla manodopera e il sommerso di lavoro“.



E quindi la Guardia di Finanza è riuscita a evidenziare e sequestrare 3,7 miliardi di euro di crediti inesistenti. Una lotta contro l’evasione fiscale aiutata in gran parte dalla tecnologia a supporto del fisco.

Controlli partite iva: la tecnologia al servizio del fisco

La Guardia di Finanza intende utilizzare l’intelligenza artificiale per contrastare le frodi fiscali, da quelle commesse a livello doganale, oppure riguardanti le accise o i crediti inesistenti. Infatti, tra i 3,7 miliardi di crediti inesistenti rilevati dalla guardia di finanza, va sottolineato che questi venivano prodotti per ridurre crediti fiscali veri. Ciò si traduceva in una “riduzione delle Entrate erariali”, spiega Arbore.



Il controllo da parte degli organi competenti potrebbe poi generare una chiusura d’ufficio delle partite IVA, queste bloccherebbero Poi qualsiasi successiva emissione dei documenti fittizi. Grazie ad una sinergia con altre amministrazioni sarà possibile anche evidenziare casi di evasione internazionale.