“Controlli turisti? Andavano fatti prima”: con queste parole Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie Infettive dell’ospedale policlinico “San Martino” di Genova, ha commentato ai microfoni di Tagadà la situazione relativa alla pandemia di Coronavirus in Italia e ai check effettuati negli aeroporti. Secondo il professore, “avremmo dovuto controllare non solo chi arriva con l’aereo, ma anche con altri mezzi di comunicazione. Non possiamo controllare chi prende l’aereo dal Sudafrica e non controllare chi arriva per trascorrere le vacanze di Natale dalla Romania. Almeno sapremo se chi non è vaccinato è portatore di un virus e, se sì, con quale tipo di variante. Siamo sicuri che non ci siano altre varianti oltre alla Omicron?”.



Per quanto concerne i festeggiamenti del Natale, l’esperto rassicura: “Chi è vaccinato con tripla dose oggi va regolarmente al ristorante e in zona bianca non ci sono limitazioni, dunque non vedo perché ce ne dovrebbero essere per le celebrazioni del Natale. Faremmo solo del male a tutti se scegliessimo una simile strada, perché i vaccini riducono la forma grave della malattia e in maniera significativa anche i contagi. Se siamo di fronte a persone vaccinate con terza dose, il tampone finisce per essere una questione superflua, anche perché o viene fatto all’ingresso del pranzo e della cena oppure può essere fuorviante”.



CONTROLLI TURISTI, MA ANCHE VACCINO AI BAMBINI: IL PUNTO DI MATTEO BASSETTI

Non esclusivamente di controlli ai turisti e di limitazioni al Natale ha parlato Matteo Bassetti questo pomeriggio a “Tagadà”. Tra gli argomenti analizzati, c’è anche quello della vaccinazione obbligatoria per i più piccoli, che prenderà il via domani, giovedì 16 dicembre 2021.

“Il concetto – ha precisato – è che la salute pubblica è un qualcosa di cui si devono occupare gli esperti, gli igienisti, i pediatri, gli infettivologi, i virologi. Noi abbiamo vaccinato i bambini dalle altre malattie come morbillo, parotite, varicella e rosolia per proteggere loro, non gli anziani! Di vaccini facciamo parlare i medici, non facciamone una battaglia politica! Qui si tratta della salute dei bambini. Il Covid anche nei più piccoli può dare delle complicanze”.