Il 25 gennaio si festeggia la Conversione di San Paolo Apostolo. Questi è la testimonianza di quanta forza può esserci nella fede. Oggi è il Santo protettore dei missionari e dei vescovi. In suo onore, fuori le mura di Roma è stata eretta l’Abazia delle Tre Fontane, il luogo dove si presume il santo venne martirizzato. Il 25 gennaio è un giorno molto importante perché coincide con la “Settima di preghiera” e ricorda anche l’opera di evangelizzazione del Santo che viene onorato con una processione fino all’altare dell’Abbazia delle Tre Fontane termina con la lettura degli Atti degli Apostoli. I Santi Pietro e Paolo sono i patroni di Roma e vengono festeggiati il 29 giugno. Questa data dovrebbe coincidere o con la morte dei due Santi o con la traslazione delle loro reliquie. San Paolo è il patrono di Roma e il 29 giugno la città si ferma.
Chi vuole approfittare di questo giorno per scoprire aspetti nuovi della Capitale, può partecipare ai vari appuntamenti che vengono organizzati. Nell’Auditorium Parco della Musica vengono ospitate le più grandi band degli ultimi tempi. In varie piazze di Roma vengono proiettati film sul maxi schermo. Lungo il Tevere si svolgono serate all’insegna dell’intrattenimento con appuntamenti letterari. Una visita è obbligatoria al quartiere Coppedè, per ammirare le architetture moderne realizzate tra il 1913 e il 1926. Roma è la sede della religione cristiana, una visita alle tante chiese e all’architettura romana è doverosa per rendere omaggio alla città eterna.
San Paolo Apostolo, la vita del rabbino Saulo
La vita del rabbino Saulo, questo era il nome di San Paolo Apostolo in origine, può essere riassunta con l’incontro che ebbe con Gesù sulla via di Damasco. L’uomo non aveva mai visto di persona Gesù, ma aveva acquisito un odio nei suoi confronti e tutto ciò che rappresentava. Prima della conversione, Saulo fu testimone della morte di Stefano. Il primo diacono della chiesa, fu lapidato in piazza solo perchè era un seguace di Dio. Non avendo l’età prescritta per esercitare la lapidazione, Saulo si limitò a custodire le vesti di chi compì l’atto disumano nei confronti del discepolo. Da quel momento in poi iniziò una caccia alle streghe nei confronti dei cristiani. Saulo entrava nelle case della gente e trascinava con forza fuori donne e uomini, consegnandoli alla prigione. Durante il suo viaggio, mentre si avvicinava a Damasco, una luce dal cielo gli si presentò davanti. L’uomo cadde a terra e udì una voce: “Saulo, perché mi perseguiti?”. Il rabbino spaventato disse: “Chi sei signore’” e la risposta fu:”Io sono Gesù, che tu perseguiti”. Nella sua vita non aveva mai incontrato Gesù, tuttavia trascorse una buona parte della sua esistenza a perseguitare la Chiesa e i suoi discepoli che erano membra del Corpo di Cristo.
Quando si rialzò da terra aveva perso la vista e come gli ordinò Gesù, si fece accompagnare a Damasco, dove rimase tre giorni a digiuno e in orazione. Il terzo giorno Anania, rispettando il volere del Signore, si recò da Saulo, dopo averlo battezzato gli ridonò la vista. In questo incontro, Saulo fu testimone della Resurrezione, condizione necessaria per essere apostolo. Questa esperienza rese la vita di Paolo piena di risposte ai persistenti inviti di Gesù Cristo. Divenne la forza motrice per la conversione e la diffusione del Vangelo con l’obiettivo di piantare la Chiesa in tutto il mondo. L’uomo che un tempo aveva perseguitato i cristiani e la Chiesa, diventato Apostolo camminò accanto a Gesù invitando chi incontrava nel suo percorso a fare altrettanto.
Gli altri Beati di oggi
Il 25 gennaio vengono ricordati anche altri santi: Beato Antonio Swiadek, beata Eleonora D’Aragona e Sant’Agileo.