LE NUOVE ACCUSE SULLA COOP DI FAMIGLIA SOUMAHORO: IL CASO DEI 5 LAVORATORI SENZA STIPENDIO
Mentre la Procura di Latina prosegue le indagini sulla gestione delle cooperative di proprietà della famiglia Soumahoro, non si placano le polemiche attorno alle attività tanto della “suocera” del deputato autosospeso di Verdi e Sinistra quanto dello stesso Aboubakar Soumahoro (secondo le accuse di alcuni ex braccianti). In particolare, oggi il sindacato Uiltucs di Latina – che segue alcuni ex dipendenti delle due coop di Marie Terese Mukamitsindo, suocera di Soumahoro (la “Karibu” e la “Consorzio Aid”) – fa sapere: «Oggi presso l’Ispettorato territoriale del Lavoro di Latina abbiamo avuto una convocazione senza esito per altri 5 lavoratori ex Karibu per notevoli stipendi non pagati: i rappresentanti di Karibu e Aid non si sono presentati, inviando una missiva la quale asserisce che loro non hanno più titolarità a seguito del procedimento attivato dal Ministero delle Imprese, che aveva prospettato per Karibu la liquidazione coatta per troppi debiti e per Aid lo scioglimento per irregolarità non sanabili».
Secondo il sindacato fortemente polemico contro la gestione di famiglia Soumahoro, prosegue il contatore degli stipendi non pagati ai dipendenti delle cooperative laziali: «Nella giornata di oggi i 5 lavoratori attendevano la presidente per gridare e rivendicare il salario. Il confronto è rinviato al momento in cui verrà ufficializzato il commissario». A tale incontro non si è presentato però Mukamitsindo scatenando le ire del sindacato Uiltucs: «prendendo atto della mancata presenza della presidente Marie Terese Mukamitsindo, attiverà tutte le procedure del caso affinché anche questi altri lavoratori percepiscano i salari non corrisposti». Il commissariamento delle cooperative gestite da famiglia Soumahoro è stato disposto dal Ministero delle Imprese, proprio alla luce delle irregolarità sondate dalla Procura di Latina: in attesa che vengano definite le prossime istanze sul commissariamento, secondo il sindacato «peggiora così la situazione dei lavoratori delle stesse cooperative, alcuni in attesa da due anni dello stipendio».
ABOUBAKAR SOUMAHORO, L’EX AMICO SINDACALISTA: “UNA DELUSIONE”
È prevista per la giornata di giovedì 15 dicembre in Prefettura di Latina – spiega “La Repubblica” – il caso dei dipendenti delle cooperative di famiglia Soumahoro verrà nuovamente affrontato dal prefetto Maurizio Falco, che già ha ricovato a Karibu e Aid gli affidamenti: nell’incontro in Prefettura si discuterà «del miglioramento della gestione dell’accoglienza dei migranti in provincia e della tutela dei livelli occupazionali, anche a seguito della cessazione del rapporto contrattuale con alcuni operatori del settore», fa sapere Falco. In quell’appuntamento, assieme a Uiltucs, saranno presenti le coop Alternata Silos, Arteinsieme, Astrolabio, Diaconia, Il grillo parlante, Medihospes, il Quadrifoglio e Solidarietà. Sono stati poi invitati anche Legacoop Roma, Confcooperative Latina, Cgil, Cisl, Uil e Ugl.
«L’esigenza di salvaguardare il lavoro di chi ha operato sinora all’interno di Karibu e Aid, a lungo appunto senza stipendio e dopo la revoca degli appalti anche senza lavoro», spiega in una nota il segretario della Uiltucs, Gianfranco Cartisano. Lo stesso sindacalista aggiunge poi come il modello di politiche sociali sull’accoglienza ed integrazione «deve abbandonare e dimenticare il sistema Karibu e Aid. Bisogna con urgenza sottoscrivere un protocollo del settore con tutte le parti con degli impegni precisi, per il lavoro dignitoso, che garantisca la ricollocazione dei lavoratori disoccupati a causa delle negligenze di Karibu e Aid, verificando le condizioni degli operatori oggi all’interno ed in forza alle cooperative gestori dei progetti e nuove affidatarie degli appalti Karibu e Aid». Proseguono intanto le inchieste di “Striscia La Notizia” sulle attività da leader dei braccianti di Aboubakar Soumahoro: un ex amico del deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, il sindacalista Yacouba Saganogo lamenta la vicenda della raccolta fondi e dei conti della Lega Braccianti che non tornano. «Mi ero accorto da tempo che i conti su quella raccolta fondi non tornavano e per questo mi sono allontanato», ha attaccato nell’ultimo servizio di “Striscia” l’ex collega e amico Saganogo, «È stata una delusione incredibile: mamme, bambini, tutti quelli che hanno donato cibo e mascherine e quelli che aspettavano gli aiuti si sono sentiti fregati da noi». Addirittura, conclude l’ex amico, Soumahoro sarebbe cambiato del tutto quando ha conosciuto la compagna Liliane Murekatete: «ha cominciato a concentrarsi su se stesso, era tutto un ‘io devo fare’ e ‘l’immagine deve essere la mia».