«Ogni anno scompaiono migliaia di specie vegetali e animali che non possiamo più conoscere, che i nostri figli non potranno vedere, sono perdute per sempre». Queste sono le parole accorate con le quali Papa Francesco ci ricorda come la specie umana è parte integrante della biodiversità, cioè della varietà di organismi viventi che popolano il nostro Pianeta. Sentiamo il bisogno di riconoscere con affetto e ammirazione il valore di ogni creatura e che tutti noi esseri creati abbiamo bisogno gli uni degli altri. Questo è il principio che sta alla base del grande impegno che la Fondazione Lombardia per l’Ambiente mette nella ricerca per la protezione della Natura e per il contrasto alla perdita della biodiversità, uno dei problemi che, insieme al cambiamento climatico, se non sono affrontati tempestivamente ed efficacemente mettono a rischio la salute e il benessere dell’uomo.
Anche quest’anno la Convenzione delle Nazioni Unite per la Biodiversità (COP15) che si è tenenuta a Montreal in questi giorni, ha visto la partecipazione attiva della Fondazione, che ha portato la sua esperienza e il suo contributo per definire il piano post-2020 per determinare gli obiettivi dei prossimi decenni per la tutela della biodiversità del pianeta. I punti principali portati dalla Fondazione all’attenzione delle migliaia di autorità presenti alla Conferenza e al Settimo Summit per i governi Subnazionali e le Città, sono stati il ripristino e la crescita delle reti ecologiche; la creazione di alleanze pubblico-privato per la protezione del capitale naturale; la riduzione del numero di specie aliene invasive; l’indirizzare la soluzione delle sfide socioeconomiche attraverso l’utilizzo delle Nature Based Solutions; l’incremento della protezione della fauna selvatica attraverso la lotta al commercio illegale di specie selvatiche.
Su questi e altri punti programmatici, i governi regionali e subnazionali hanno un ruolo di primo piano, in quanto responsabili dell’applicazione e del raggiungimento dei target ed obiettivi connessi alla biodiversità. Insieme a Regione Lombardia, la Fondazione ha presentato la nuova Strategia Regionale per la Biodiversità, portando anche la propria testimonianza ed esperienza per alimentare due progetti di cui è partner a livello globale:
“RegionsWithNature” e la “Dichiarazione di Edimburgo”.
L’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo, il nostro benessere fisico e spirituale dipendono dal corretto funzionamento degli ecosistemi. Sentiamo il bisogno di riconoscere con affetto e ammirazione il valore di ogni creatura e che tutti noi esseri creati abbiamo bisogno gli uni degli altri. La Fondazione continua nella sua azione di supporto ai governi locali e a livello globale per sostenere un percorso comune per fermare il processo di perdita di biodiversità e per la protezione della Natura. Prossimo punto di verifica a livello internazionale sarà la COP16 nel 2024, consapevoli che nel frattempo c’è molto da fare, a livello locale come a livello globale.