A Dubai, i leader presenti alla conferenza COP28 hanno espresso il loro sostegno a impegni volontari volti a incrementare le alternative ai combustibili fossili. L’impiego di energia solare, eolica, idroelettrica e altre fonti rinnovabili è fondamentale per gli sforzi volti a sostituire il carbone, il petrolio e il gas che riscaldano il pianeta e per raggiungere l’azzeramento delle emissioni nette di carbonio entro il 2050. Nelle prossime due settimane, inoltre, i negoziatori della COP28 dovranno affrontare colloqui molto più serrati per quello che concerne il futuro dei combustibili fossili.



“Tutti sono rimasti fedeli alle loro posizioni tradizionali”, ha dichiarato un partecipante, chiedendo l’anonimato. Per quanto riguarda l’energia pulita, più della metà di tutte le nazioni hanno sottoscritto l’impegno di triplicare la capacità rinnovabile globale e raddoppiare l’efficienza energetica entro il 2030, ha spiegato il presidente degli Emirati della COP28. I principali produttori di petrolio, tra cui Arabia Saudita, Russia e Iran, non hanno però aderito. Neppure la Cina lo ha fatto. “Abbiamo bisogno di più e chiedo gentilmente a tutte le parti di unirsi al più presto possibile”, ha detto ai delegati il presidente della COP28, Sultan Al Jaber.



“Futuro sarà alimentato da solare ed eolico”

I leader globali hanno accettato l’impegno nel triplicare la capacità rinnovabile, raddoppiando l’efficienza energetica, affermando però che questo dovrebbe essere accompagnato dall’eliminazione graduale delle forme di energia più inquinanti. “Il futuro sarà alimentato dal solare e dall’eolico, ma non avverrà abbastanza velocemente a meno che i governi non regolamentino i combustibili fossili” ha affermato Kaisa Kosonen, capo della delegazione COP28 di Greenpeace. Jaber ha anche annunciato l’impegno da parte delle compagnie petrolifere e del gas responsabili del 40% della produzione globale di decarbonizzare le loro attività entro il 2050 e ridurre le emissioni di metano.



Si è parlato anche di nucleare alla COP28: è stato lanciato un appello da parte di più di 20 nazioni per triplicare la capacità di energia nucleare entro il 2050. In una dichiarazione congiunta, Gran Bretagna, Ghana, Giappone e diverse nazioni europee, hanno affermato che l’energia nucleare avrà un “ruolo chiave” nel raggiungere la neutralità del carbonio entro la metà del secolo. Il suo utilizzo come alternativa pulita ai combustibili fossili è però molto controverso. Per vari gruppi ambientalisti ci sarebbero diversi rischi per la sicurezza e dubbi sullo smaltimento dei rifiuti nucleari.