Mentre le discussioni della Cop28 si accingono alla loro naturale conclusione, una recente lettera dell’Opec sta facendo parecchio discutere i paesi inclusi nel vertice, mirando ad eliminare dalle trattative qualsiasi clausola sull’eliminazione dell’energia fossile. Questo, d’altronde, è già dall’inizio uno dei punti più controversi delle trattative, con paesi che si dicono contrari all’eliminazione dei combustibili ed altri che, invece, vorrebbero accelerare in tal senso.
L’Opec, dal conto suo, non poteva che avere una posizione favorevole sull’energia fossile, invitando i paesi che ne fanno parte a rifiutare qualsiasi conclusione della Cop28 che li escluda. In una lettera invita ai paesi produttori di petrolio, visionata da Reuters, infatti, l’organizzazione ha sottolineato che “la pressione indebita e sproporzionata contro i combustibili fossili può raggiungere un punto critico con conseguenze irreversibili, poiché il progetto di decisione contiene ancora opzioni sull’eliminazione” degli stessi. L’invito dell’Opec ai paesi Opec+ che partecipano alla Cop28 è quella di “rifiutare proattivamente qualsiasi testo o formula che miri all’energia fossile, piuttosto che alle emissioni” perché è “inaccettabile che campagne motivate politicamente mettano a rischio la prosperità e il futuro dei nostri popoli”. Insomma, nella dichiarazione finale si dovrà parlare di riduzione delle emissioni “e non la scelta delle fonti energetiche”, riferisce all’agenzia Haitham Al Ghais, segretario Opec.
Le critiche dei paesi Cop28 alla posizione dell’Opec
Com’era naturale che fosse la lettera inviata dall’Opec sull’energia fossile agli alleati che partecipano alla Cop28 ha immediatamente acceso ampie polemiche. Paesi come la Russia e l’Arabia Saudita, infatti, appoggiano la posizione dell’organizzazione, mentre altri mirerebbero ad eliminare quei combustibili inquinanti. La ministra francese dell’Energia, infatti, si è detta “sbalordita e arrabbiata” dalla lettera, mentre la ministra spagnola per la Transizione ecologica si è detta “disgustata”, sottolineando che “i Paesi vulnerabili puntano ad un accordo ambizioso che porti all’abbandono di carbone, petrolio e gas che secondo la scienza sono responsabili del riscaldamento globale”. Secondo il ministro Pichetto Fratin, invece, si tratta di “una mossa di puro interesse di parte”, ribadendo che l’obiettivo della Cop28 è proprio quello, contrariamente a quanto chiede l’Opec, di eliminare l’energia fossile.