Cop29 Clima, la conferenza Onu per i cambiamenti climatici in corso a Baku in Azerbaigian ha ospitato oggi nella seconda giornata di incontri anche l’intervento di Giorgia Meloni, che ha rilanciato il nucleare come alternativa ai combustibili fossili, sottolineando anche che non esiste un’unica soluzione per la decarbonizzazione ma: “Bisogna avere un approccio meno ideologico e più pragmatico, con una visione realistica“. Questo per evidenziare anche che oltre alle rinnovabili e alla fusione nucleare, bisogna valutare anche altre energie, come ad esempio i biocarburanti.
La settimana di trattative si è comunque aperta con diversi punti critici e incognite, prima su tutte la mancata partecipazione di numerosi leader mondiali tra i quali quelli di paesi considerati molto importanti per stringere accordi sulla riduzione delle emissioni globali, come Xi Jinping, il presidente indiano Narendra Modi e Putin. Altra difficoltà in vista è l’ipotesi lanciata da Trump sulla decisione di ritirare gli Usa dall’Accordo di Parigi, una mossa che potrebbe ulteriormente rallentare il raggiungimento degli obiettivi previsti riducendo anche quanto già previsto dall’America per contribuire agli impegni ambientali.
Cop29 Clima, il messaggio del Papa: “No a ulteriori ritardi, cancellare il debito dei paesi poveri per il bene dell’umanità”
Altro intervento importante alla conferenza Cop29 Clima è stato quello del Papa, che con un messaggio letto dal segretario di Stato Parolin ha voluto sottolineare ai leder presenti al summit l’importanza di riformare una nuova “architettura finanziaria” globale, per favorire una giustizia nei confronti dei paesi più poveri, che continuano a subire a causa dell’egoismo dei gruppi di potere. Per questo motivo Papa Francesco ha esortato i partecipanti ad impegnarsi per cancellare il debito delle nazioni del Sud del mondo, e per riportare il bene comune dell’umanità al centro.
Una salvaguardia del creato, che è strettamente correlata anche alla pace, ostacolata da istituzioni che definisce “multilaterali, con la pericolosa “tendenza a creare muri“. L’appello alla tutela dei più deboli che può contribuire allo sviluppo economico ed ambientale, è stato soprattutto caratterizzato dal tono di particolare urgenza, come viene evidenziato nel messaggio che invita ad una azione immediata: “No ad ulteriori ritardi, la preservazione del creato è una delle questioni più urgenti del nostro tempo, l’indifferenza è complice dell’ingiustizia“.